A Tokyo ha scritto la pagina più bella della sua carriera da ciclista mettendosi al collo la medaglia d'Oro olimpica dell'Inseguimento a squadre su pista. Ma per Simone Consonni la vita di tutti giorni non cambia. Corse in bicicletta ce ne sono molte altre, IN ogni parte del pianeta. Tanti mesi lontano da casa, a Brembate Sopra nella Bergamasca dove è nato e dove è nata la sua passione per il ciclismo.
"Il merito è dei figli di un amico di mio padre Corrado che frequentavo tutti i pomeriggi a giocare nel campo sportivo di Brembate Sopra: li seguivo soprattutto per stare con loro e considerata la nostra giovane età naturalmente per divertirci - spiega Simone, classe 1994 -. In seguito ho preso la decisione di far parte della Polisportiva Marco Ravasio di Brembate, dove ho staccato il mio primo tesserino: avevo soltanto 7 anni".
Nella Polisportiva ci è rimasto dieci anni fino al passaggio agli esordienti, da lì ha iniziato a vincere vivendo e toccando con mano le prima grandi soddisfazioni. Strada facendo è migliorato fino ad arrivare alla maglia azzurra della Nazionale Italiana. E oggi può dire ad alta voce di essere un Campione Olimpico. Ne ha fatta di strada Simone Consonni, professionista nel 2017 con la Uae Team Emirates e dallo scorso anno nella formazione francese della Cofidis dove ricopre il delicato ruolo di "delfino" per le volata a gruppo compatto in supporto di Elia Viviani. Tornando all'oro di Tokyo è stato accolto da striscioni e abbracci al rientro dalla lunga trasferta in Giappone. Ad attenderlo i famigliari, la fidanzata Alice Algisi (ex professionista anche lei) i fratelli Daniel e Chiara e naturalmente tantissimi amici.
"E' stata una grande emozione vedere le bandiere tricolori e tanti striscioni con la scritta del mio nome. Questa medaglia rappresenta un significato importante, sia per il risultato che dal punto di vista mediatico ed emotivo. È bellissimo poterla festeggiare a casa soprattutto dopo averla conquistata con tanti sacrifici, e in una finale che sicuramente rimarrà nella storia del ciclismo. Ricordo la tensione prima della gara, ma dopo l’arrivo la gioia è stata immensa, indescrivibile. Sentire i tifosi e le persone che gridano per incitarti è qualcosa di fantastico" ha detto Consonni rivivendo quegli attimi e quelle grida che lo hanno accompagnato e spronato assieme a Ganna, Lamon e Milan verso una fantastica e spettacolare medaglia d'oro. Pistard e stradista di altissimo livello, Simone Consonni da sempre alterna con grande impegno professionale e continuità le due discipline.
Com'è il tuo rapporto con Filippo Ganna? "Siamo affiatatissimi fuori e in pista. La nostra è vera amicizia, un rapporto bellissimo di reciproca stima. Insieme abbiamo fatto i dilettanti alla Colpack, nella stessa stagione siamo passati tra i professionisti. Siamo sereni e felici, e insieme andiamo in vacanza con le rispettive fidanzate".
Consonni da qualche anno si è trasferito a Lallio dove vive con la compagna Alice. Si è diplomato Geometra a Bergamo, e con la sorella Chiara attuale professionista nella Valcar Travel & Service (sta disputando il Giro di Norvegia, ndr) anche lei più volte azzurra e freccia vincente del ciclismo femminile internazionale, divide in famiglia la passione delle due ruote supportata dai genitori Corrado e Michela. Anche Daniel, l'altro fratello, aveva tentato l'avventura in bici, ma con scarsi profitti. La stagione di Consonni non finisce qua.
Il campione olimpico tornerà sulla scena agonistica venerdì 20 agosto, in Belgio, nel Gran Premio Marcel Kint, che si svolgerà da Kortrijk a Zwevegem dopodichè si presenterà alla partenza del Tour du Poitou-Charentes en Nouvelle Aquitane corsa a tappe francese in programma, dal 24 al 28 agosto. Da definire invece il programma di settembre: Consonni non disputerà i mondiali su strada in Belgio - "non ho la preparazione adeguata per un percorso come quello iridato" -, la cosa certa è che incontrerà il presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella che lo riceverà al Quirinale il 23 settembre.
L'Oro di Tokyo è finora il massimo risultato raggiunto da Simone Consonni in questa sua quinta annata tra i professionisti. Il bergamasco aveva iniziato il 2021 ottenendo il quinto posto nella La Roue Tourangelle in Francia a cui avevano fatto seguito i piazzamenti alla Vuelta Valenciana in Spagna nella prima (5°) e 4°sia nella seconda che nella quinta frazione. Al fianco del suo capitano Elia Viviani, Simone ha partecipato al Giro d'Italia mettendo insieme un ottimo secondo posto sul traguardo pavese di Stradella, battuto soltanto da Alberto Bettiol, poi la quarta piazza a Gorizia e l'undicesima posizione a Cattolica. Prima di partire per il Giappone, l'azzurro si era completamente dedicato all'attività in pista proprio in preparazione ai Giochi Olimpici sfiorando il successo nella "6 Giorni di Fiorenzuola", nel Piacentino, che in coppia con Elia Viviani con il quale si sono classificati al secondo posto dietro ai francesi Benjamin Thomas e Donovan Grondin. Il bergamasco non vince su strada dal giugno 2018, prima tappa Giro di Slovenia. Nel suo palmares figurano inoltre il Campionato Italiano Under 23 su strada conquistato a Comonte, nella sua Bergamasca nel 2016, e nello stesso anno i titoli tricolori su pista dell'Omnium e nella Madison.
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