Saranno tanti i giovani che faranno il loro esordio in questa Vuelta e tra loro ci sarà anche Tom Pidcock, che al via si presenterà con l’oro olimpico conquistato a Tokyo nella mountain bike. Il britannico è sereno e confessa: «Non ho aspettative o obiettivi particolari per questa Vuelta. Affronterò questa corsa giorno dopo giorno e cercherò di essere un valido aiuto per i leader della squadra».
Il giovane campione potrebbe ottenere qualcosa di importante già in questa edizione della corsa spagnola, ma arriva da esordiente e deve lasciare la possibilità di vincere ai suoi compagni di squadra con più esperienza e che hanno già vinto nei grandi giri. «Essere di aiuto nella propria squadra è sempre bello e poi noi abbiamo corridori come Egan Bernal, ad esempio, che ha già vinto due grandi giri e posso imparare tanto da lui».
Il giovane britannico è un corridore capace di ottenere risultati su terreni diversi. Ha dimostrato di essere competitivo nel ciclocross e nella mountain bike dove ha vinto l’oro olimpico. Anche nelle corse su strada sa gestirsi bene e già oggi, nella cronometro di Burgos, sarà tra i protagonisti più attesi. Ma Pidcock è un corridore che non ama essere al centro dell’attenzione e alla vigilia della corsa, ha detto di non sentirsi tra i favoriti. «Ho ottenuto già un risultato molto importante, conquistando il titolo di campione olimpico in mountain bike e anche per questo non ho grandi aspettative. Probabilmente non sarò molto competitivo nella prima settimana e, analizzando la situazione, posso dire di essere qui solo per fare esperienza e imparare a correre un grande giro. In un grande giro tutto può cambiare rapidamente. Forse a un certo punto mi sentirò bene e avrò la motivazione per prendermi delle responsabilità e cercare il risultato. Tuttavia, non abbiamo un piano preciso e c’è flessibilità. Al momento ho una buona condizione per portare a termine la corsa, ma di certo non sono al top della forma mentale e fisica».
Pidcock spera in futuro di mettere i gradi di capitano ed essere lui a cercare di ottenere la vittoria assoluta in un grande giro, ma sa che deve aspettare ancora un po'e completare la sua crescita per diventare un corridore da corse a tappe. Il britannico vuole prima dedicarsi a corse di un giorno ed essere protagonista nelle Classiche e infatti non sarà nemmeno al via del Tour del prossimo anno. «Fare il Tour nel 2022? No decisamente no. Forse nel 2023, ma anche questo non è ancora certo. Voglio prima correre delle Classiche e solo in futuro penserò a cambiare il mio modo di correre, diventando uno specialista dei grandi giri». Anche per Pidcock la stagione non si chiuderà con la Vuelta e lo ritroveremo al via sia dei campionati Europei di Trento che del Mondiale in Belgio.
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