L'ABC DI COSTA. I CASTELLI DI BARDET, I BACI DI BERNAL

GIRO D'ITALIA | 26/05/2021 | 15:28
di Angelo Costa

B come Bardet. Nel senso di Romain, ciclista francese della Dsm. Non uno dei più fashion, altrimenti sarebbe stato Bardot. Eppure gode di ampio successo nel pubblico femminile: da quando ha imparato lo slogan del Giro (Amore infinito) lo ripete anche alle cassiere del supermercato. Ha trent’anni e viene dalla Loira: è di quelli bravi a farsi i castelli in aria. Scalatore, è un capitano vero, che lavora per sé e non è disposto a fare il mulo per gli altri: in squadra ricorda di essere Bardet, non bardotto. Pare non abbia mai pagato una cena: quando si esce con lui, si fa alla Romain. E’ al suo primo Giro, dopo aver corso otto Tour, concludendone sette tutti nei primi quindici, un paio sul podio: praticamente, è una delle rare volte che mette il naso fuori di casa. Si riconosce perché è quasi sempre accanto a Caruso: in gruppo, nelle fughe, al foglio firma e pure quando alloggiano nello stesso albergo. Gli avevano detto che al Giro c’era un siciliano sopra i trent’anni in grado di dargli una mano, ma una soltanto: forse ha equivocato. E’ tra quelli che non hanno gradito il taglio del tappone per il maltempo perché si sentiva pronto: era già Bardè. Ora tocca a lui tenere alta l’insegna di Francia: Bar Det. Forse perché ce l’ha scritto sulla maglia: che Dsm voglia dire Dobbiamo Spianare le Montagne?


B come Bernal. Nel senso di Egan, maglia rosa del Giro. Nome completo Egan Arley Bernal Gomez: da piccolo a scuola lo chiamavano Ehi, altrimenti dopo l’appello sarebbe finita l’ora. Arley, invece, è di origine inglese e indica un prato di lepri: non è noto che fine abbiano fatto le altre. Lui fa di tutto per abbinarlo alla moto che lo ispira, soprattutto in salita. Ama l’Italia, dove è sbarcato sette anni fa grazie a un annuncio facebook: per questo dicono che sia un tipo social. Non aveva mai visto il mare: non deve essergli piaciuto, visto che preferisce la montagna. Al Giro, da lui definito la corsa più bella del mondo, si è presentato nella forma migliore (Megan Bernal) e ha incantato tutti (Stregan Bernal). Ha una tattica precisa (Strategan Bernal): prima fa lavorare la squadra (Delegan Bernal), poi castiga i rivali in prima persona (Slegan Bernal). Non risulta che segua diete particolari (Vegan Bernal), è la natura ad averlo fatto così (Ostregan Bernal). E’ attento a ciò che accade in Colombia e impegnato in iniziative a favore della nutrizione infantile: in corsa è stato visto allungare barrette a Evenepoel. Quando conquista le tappe, come a Campo Felice e a Cortina, scambia effusioni sul traguardo con la fidanzata Maria Fernanda: per ricordare che le sue sono vittorie al bacio. Viene inevitabilmente accostato a Pantani: è nato lo stesso giorno, è scalatore, ha esultato a braccia aperte come lui, non gli resta che completare l’opera con orecchino e bandana. Il suo vero avversario resta la schiena, che lo fa soffrire da tempo nonostante non ci abbia messo sopra troppi anni: per questo, è sempre pronto quando in corsa è ora di rompersi la schiena. Vincere in queste condizioni gli rende ancor più merito: tutto si potrà dire di lui, tranne che abbia avuto un gran fondoschiena.


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COMMENTI
come i francesi con i maneskin
26 maggio 2021 19:46 Vindime
Proprio non riesci a nascondere il tuo livore verso i francesi.... proprio non puoi evitare di comportarti come loro che ci additano come quelli da mettere dietro la lavagna ed appena puoi ti prodighi in epitweti quanto mai fuori luogo. Ancora con sta storia che il gro è meglio del tour e noi meglio di loro..., manco fossi Paolo Conte.

ma
26 maggio 2021 23:10 Line
non hanno mica la bolla ? oggi dopo il bacio e andato in crisi

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