La tappa delle strade bianche di Montalcin è stata vinta da Mauro Schmid (Team Qhubeka Assos), che ha superato i compagni di fuga Alessandro Covi (UAE Team Emirates) e Harm Vanhoucke (Lotto Soudal).
«Non ci posso credere, questa è la mia prima vittoria internazionale - ha detto lo svizzero -. Non pensavo nemmeno di partecipare quest’anno a un grande giro e fare questa corsa è veramente fantastico: ora mi trovo con una vittoria meravigliosa».
Schmid è un corridore svizzero, esponente di un Paese che negli ultimi anni sta puntando molto sul ciclismo, con tanti giovani capaci di ottenere successi importanti. «In Svizzera ci sono tanti corridori forti e giovani e ci conosciamo tutti molto bene. È vero, il livello sta crescendo molto e penso che si sentirà parlare sempre di più dei corridori svizzeri».
Anche Mauro Schmid prima di correre su strada ha fatto Mountain bike e anche pista, specialità che lo hanno aiutato ad andare meglio su strada. «Ho cominciato a gareggiare con la mountain bike quando ero piccolo e poi sono passato al ciclocross. Ma è stata la pista ad insegnarmi molto e ho continuato a praticarla. Sarò alle Olimpiadi con la mia nazionale nella squadra per la pista. Questa specialità mi ha aiutato molto a svilupparmi come corridore su strada».
Il ventunenne elvetico corre per la Qhubeka-Assos, team impegnato in molti progetti di sviluppo per il ciclismo e di solidarietà. «Corriamo per una causa importante, siamo capaci di fare beneficenza e la bici è per me sinonimo di libertà. Penso che la bici possa essere un mezzo importante per comunicare valori importanti alla gente».
La tappa di oggi è stata dura e lo svizzero ha saputo ben interpretare la corsa, riuscendo a vincere dopo aver fatto parte della fuga di giornata. «Volevo andare in fuga, mi aspettavo da molto questa tappa, la sognavo perché a marzo ho fatto anche Strade Bianche. All’inizio è stato facile, siamo andati in fuga e dopo ho ripreso fiato, volevo fare la corsa più dura ma non ci sono riuscito. Nell’ultimo settore il gruppo si è rotto e una volta recuperato il gap ho riposato un po’ non è stato facile stare davanti ma è andata bene. Mi avevano detto di prendere l’ultima curva in testa e a quel punto sapevo che dovevo andare più veloce che potevo ed è così che ho vinto».
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