D come dubbio. Nel senso di incertezza, dilemma. Al Giro ne sono stati sollevati parecchi: la maggior parte sono rimasti sospesi in aria. Quando il Corriere scrive che il Belgio è nei Paesi Bassi si è distratto o annuncia novità geopolitiche? Quando Pancani dice ‘queste sono le terre di Ciccone, si riferisce all’Abruzzo o al tipo di sterrato? Chi va fuori tema scrive sul banco? Chi ha visto cadere Van Avermaet a Cattolica stava riguardando una classica del Nord o ha avuto le allucinazioni? Giovannelli che presenta Oldani come corridore della Trek pensa che la scritta Lotto Soudal sulla maglia sia una decorazione? Fabbretti ha acquistato gli occhiali da un ottico o da un saldatore? Frasi tipo ‘Qualcuno ne approfitta per fare un bisogno’ o ‘Lelli l’ha appena fatta in bici’ sono un metodo per evitare gli assembramenti sulle strade? Vanno considerate fughe anche quella che durano meno della Superlega di calcio? Quando De Stefano rivela che ‘una signora di Termoli mi ha spiegato che per 360 giorni qui c’è vento contrario’, perché non dice contrario a cosa? Quando Saligari sostiene che ‘la strada è molto democratica’ sottintende che il marciapiede e gli spartitraffico sono regimi autoritari? Quando Sgarbozza dice ‘non tutti sono capaci a correre sullo storrato’ si esprime a modo suo oppure ha la traduttrice simultanea? Quando De Luca annuncia ‘poco fa c’è stato un momento terribile per il gruppo: c’era Ganna davanti a tirare’ lo fa per spaventare i bambini? La variabilità ottimistica descritta dal professor Fagnani è quando si resta di buonumore nonostante il tempo stia peggiorando? Quando Magrini vede ‘rinculamenti esagerati’ ha allungato l’occhio su un canale per adulti? Quando Borgato sostiene che ‘potrebbe arrivare un corridore che parte contromano con un'azione da artista’, preannuncia un’inversione di marcia o presenta una mostra? Quando Orlando racconta ‘stamattina il parcheggio era vuoto, ora è completo’ si occupa di logistica o sta avvisando gli amici in arrivo? Quando Pancani dopo una caduta dice ‘sono subito intervenuti i sanitari’ si riferisce a bidet e water?
M come Molano. Nel senso di Juan Sebastian, ciclista della Uae. Colombiano, probabilmente di origini bergamasche: da mola-mia a mola-no il passo è breve. E’ l’uomo designato per tirare le volate al connazionale Gaviria: a parte quelle, fin qui gli ha tirato di tutto. In Piemonte lo ha rallentato facendolo strisciare contro i cartelloni pubblicitari, a Foligno si è lanciato da lontano finendo per fare da apripista a Sagan: se gli fanno notare che gliel’ha tirata, lo prende come un complimento. Pare che all’origine ci sia una rivalità strisciante, fra coetanei cresciuti assieme, che si manifesta anche fuori corsa: di notte si infila in camera del suo connazionale e gli tira fuori i vestiti dalla valigia, gli tira le maniche del pigiama, gli tira lo sciacquone, gli tira qualche calcio e, quando finalmente quello si sveglia, gli tira anche qualche frecciatina. ‘Faccio il mio lavoro al cento per cento’, si giustifica, tirando un sospiro di sollievo. Sperando che qualcuno lo tiri fuori da questa situazione, Gaviria le sta provando tutte: dopo essersi invano cambiato il look, passando dalla barba al pizzetto, ha smesso di presentarsi a colazione e cena, primo caso di ciclista Molanoressico. Ormai sta un po’ cedendo alla rassegnazione: ha il sospetto che se il suo apripista tira avanti così, il suo capolinea in questo Giro non è Milano, ma Molano.
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