Il Giro d’Italia si riposa, i corridori sono a Perugia in attesa di affrontare domani una delle frazioni più difficili della corsa. Da Perugia si andrà a Montalcino, sarà la tappa degli sterrati con 35 km di strade bianche e Bernal è fiducioso.
«Se sono al massimo? Non lo so. Non pensavo di essere già in magia rosa a questo punto, anzi nei miei piani c'era di non perdere troppo in questa prima parte, invece... Spero di essere forte nell'ultima settimana e spero anche di recuperare bene dopo ogni tappa – ha detto Bernal durante la conferenza stampa -. Molte cose dipenderanno dal recupero e penso, se mi riprendo bene, di poter essere in buona forma per l'ultima parte del Giro. Evenepoel mi ha sorpreso, evidentemente ha lavorato molto bene anche lontano dalle corse: sarà fondamentale per me avere su di lui un vantaggio di almeno 1’30” prima della cronometro finale di Milano».
Il Giro d’Italia partirà per la sua seconda settimana di corsa, settimana che potrebbe fare la differenza prima delle montagne. «La seconda metà del Giro sarà molto intensa. Al momento stiamo lottando per ogni secondo per contenderci la maglia di leader, ma i divari in classifica generale aumenteranno sicuramente nei prossimi giorni con l’arrivo delle salite difficili che dovremo affrontare. L’ultima settimana sarà decisiva e sarà importante far bene se voglio vincere questo Giro. Ci sono corridori bravi come Remco Evenepoel, che sicuramente crescerà ancora. Per questo sarà necessario arrivare all’ultima settimana con un vantaggio superiore al minuto».
Saranno le montagne a fare la differenza e questo Egan Bernal, che ha vinto il Tour de France nel 2019, lo sa molto bene. «Fino ad ora ho lottato per conquistare secondi, ma da ora in poi tutto dipenderà dalle gambe e anche dalla posizione in cui mi troverò nella classifica generale. Dovrò conquistare gli abbuoni ma non potrò attaccare tutti i giorni. Sceglierò le tappe in cui provarci e sarà un gioco tattico. E questo vale non solo per me, ma anche per altri corridori che dovranno andare all'attacco».
Domani ci saranno le Strade Bianche di Montalcino, tappa insidiosa ma diversa dalla Strade Bianche con arrivo a Siena, che Bernal ha corso a marzo. «Ci sono molte differenze tra Strade Bianche e la tappa di domani. Strade Bianche è una gara di un giorno dove i corridori si sono preparati appositamente e in cui ci sono i veri specialisti delle Classiche. Con una gomma a terra o una caduta perdi la corsa, mentre domani non potrai perdere il Giro, al massimo puoi perdere solo ciò per cui hai lavorato duramente negli ultimi dieci giorni. Domani ci saranno anche meno chilometri di ghiaia. A marzo ho esplorato questa tappa il giorno dopo Strade Bianche e alla fine sarò soddisfatto se non perderò secondi».
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