Le immagini dell'ammiraglia del Team BikeExchange che tampona Pieter Serry sulla salita verso San Giacomo ad Ascoli Picento hanno fatto il giro del mondo e Brent Copeland, general manager della fomrazione australiana, non intende certo nascondersi.
«L'errore c'è stato ed è stato grave, una sciocchezza imperdonabile. Ci siamo scusati subito con il corridore e con la Deceuninck Quick Step, le nostre scuse sono state accettate e il problema tra noi è risolto. Ed è giusto che chi sbaglia paghi, ma invito chi governa il nostro sport a fare alcune riflessioni» spiega a tuttobiciweb.
Brent, entriamo nel dettaglio.
«Il nostro direttore sportivo Gene Bates è stato escluso dal Giro, quindi deve affrontare due settimane e mezzo di squalifica. Ma in un momento di emergenza come questo a causa della pandemia, la sanzione ha un'aggravante: tra tamponi, limitazioni nei viaggi e quant'altro, sostituirlo è un grave problema. Oggi, per esempio, Matthew White dovrà dirigere la squadra e al tempo stesso guidare l'ammiraglia, districandosi tra borracce, mantelline e cartacce. Siamo sicuri che sia una decisione saggia sul piano della sicurezza?».
Sappiamo che c'è un altro problema.
«Con le squadre di WorldTour abbiamo già chiesto che sia rivisto il regolamento. Oggi è previsto che qualsiasi auto in corsa, commissari compresi, sia obbligata a raccogliere indumenti dismessi dai corridori, con ovvia distrazione da quelli che sono i loro compiti. Ieri a 11 km dalla conclusione, in piena salita, la nostra ammiraglia è stata chiamata davanti dal presidente di giuria; capirete bene l'apprensione dei nostri tecnici che hanno subito raggiunto la vettura dei commissari e in quel frangente è avvenuto l'incidente. Beh, la giuria aveva chiamato l'ammiraglia per consegnare una mantellina... Già al Giro è un problema - e pensate a quel che accade nelle green zone - ma le cose al Tour rischiano di essere molto più gravi a causa del caldo, quando le borracce saranno molte molte di più».