Dylan Groenewegen ha rivelato di aver ricevuto lettere minatorie e pesanti minacce nei giorni successivi al suo rientro a casa dalla Polonia, dopo l’incidente nel quale è rimasto coinvolto - per una grave scorrettezza dello stesso Groenewegen - il suo connazionale Fabio Jakobsen.
In una intervista concessa a Helden Magazine, Groenewegen racconta: «Le minacce erano talmente gravi e concrete che mi sono rivolto alla polizia. Ed è scattato un piano di sorveglianza, agenti hanno presidiato la nostra casa e ogni volta che dovevamo muoverci c’era uno di loro al nostro fianco».
In concreto Dylan aggiuge: «Abbiamo ricevuto lettere scritte a mano per posta, una addirittura conteneva un cappio al quale avremmo potuto appendere diceva il messaggio - il bambino che stavamo aspettando. Sono rimasto scioccato, sono andato alla polizia e ho denunciato l’accaduto. Poi cominciano le domande, i pensieri più pazzi ti passano per la testa, cominci a vedere cose che non ci sono e hai paura di tutto, anche di un’auto che cerca di sorpassarti e ti chiedi “chissà cosa vuol fare questo...?” È stato un periodo veramente molto brutto».
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