Alla fine la battaglia oggi è stata vinta dal campione del mondo Mathieu Van der Poel, che nel finale è stato protagonista di un autentico capolavoro, superando il suo storio rivale Van Aert e il britannico Pidcock. «Non è stata una decisione tattica, quella di lasciare che Wout colmasse il gap su Pidcock, semplicemente non avevo un surplus». Questo è quanto il campione del mondo ha dichiarato a Sporza subito dopo la gara.
Van der Poel oggi è tornato a gareggiare in Coppa del Mondo a Namur in Belgio, dove si è subito misurato con Van Aert per conquistare la vittoria. I due rivali non si vedevano dal Giro delle Fiandre, gara vinta sempre dall’olandese al fotofinish.
«Ho fatto una buona partenza in seconda fila, ma in cima alla salita è uscito il piede dal pedale e sono dovuto andare a piedi». Una gara molto tecnica quella di Namur, valida come seconda prova di Coppa del Mondo di ciclocross. Una gara attesa, in cui ha dominato il britannico Pidcock fino all’ultimo giro, quando Van Aert lo ha scavalcato seguito da Van der Poel, che a quel punto ha preso il comando della corsa.
«Non ho mai sentito di essere superiore rispetto agli altri oggi e sono quasi caduto un paio di volte. Ero davvero al limite, ero abbastanza distrutto, lo confesso. Oggi ho corso molti rischi, ma alla fine è andata bene. Non ho neanche gareggiato con una particolare strategia. Ho dovuto aspettare Van Aert per colmare il divario con Pidcock e a quel punto abbiamo impostato il nostro ritmo per poter andare avanti».
Pidcock è un corridore straordinario, che con i suoi 21 anni ha già messo in riga i nomi importanti del ciclocross. Quindi non è andata affatto liscia per il campione del mondo, che ha dovuto lottare arduamente per conquistare il successo.
«Non credo che Pidcock abbia attaccato troppo presto, ha solo fatto la sua corsa. E se ti senti di farlo su un percorso come questo, allora devi assolutamente farlo».
Tra poco più di un mese ci sarà il Mondiale ad Ostenda in Belgio e in molti già pensano alla sfida di quel giorno, dove in palio ci sarà la maglia arcobaleno. «Sì già mi stanno chiedendo chi tra noi tre, sarà il favorito per la Coppa del Mondo. Ostenda è un corsa completamente diversa e manca ancora un po’ di tempo e prima abbiamo qualche altra gara. Al momento noi tre siamo i migliori, credo, ma questo non può essere visto come una garanzia assoluta. La Coppa del Mondo è sempre una gara particolare e la tensione è sempre altissima».