Tra pochissimo partirà la gara più attesa, quella che chiuderà tutte le competizioni virtuali di questo 2020. In queste ore verrà assegnato il primo titolo mondiale Esport, ma attenzione ai regolamenti: chi non indosserà il kit virtuale verrà immediatamente squalificato. In palio oltre alla maglia iridata, rigorosamente virtuale, c’è anche un premio in denaro vero: chi oggi taglierà per primo il traguardo riceverà un premio di 8.000 euro, il secondo 4.000 euro e il terzo 2.000.
Come nelle competizioni vere, anche in questo caso ci sarà la regola del calzino, ovvero la lunghezza oltre la quale, la gamba dovrà essere scoperta. Per tanto i corridori, divisi per nazione, dovranno fare attenzione e chi avrà il calzino troppo lungo - già, il «calzino esuberante» di magriniana memoria - dovrà lasciare la gara.
Pertanto un calzino fuori misura sarà contemplato come doping tecnologico. Tutti i corridori avranno la possibilità di scegliere il proprio kit virtuale in un apposito garage, per poi passare alla vestizione. Ma nello specifico cosa contiene questo kit? Molto semplice, si tratta della divisa della propria nazionale virtuale e una divisa jolly virtuale, con tessuti, sempre virtuali, che rispettano le norme UCI.
Ci sono anche dei divieti molto rigidi, ovvero niente caschi da cronometro, bici da cronometro e non sono consentiti freni a disco e ruote lenticolari. Tutto è pronto e anche le televisioni e le telecamere sono state montate da ogni corridore. Le telecamere saranno opportunatamente orientate, non per mostrare al pubblico il corridore, ma per permettere ai giudici di controllare ed ammonire eventuali furbi.