Da oggi al Giro d'Italia si toglie il limitatore di velocità e si punta il mirino sul podio finale di Milano. Con la cronometro del Prosecco, la Conegliano-Valdobbiadene, i big della classifica generale si sfideranno finalmente a viso aperto.
Per chi punta alla maglia rosa, sarà vietato sbagliare. Vincenzo Nibali lo sa e vuol farsi trovare pronto: «Sta arrivando il momento decisivo, la terza settimana è il momento di Vincenzo - spiega il suo allenatore e direttore sportivo della Trek-Segafredo, Paolo Slongo, che da buon trevigiano conosce alla perfezione le strade della crono -. Finora l'unica salita vera è stata l'Etna, con la terza settimana la fatica comincerà a farsi sentire, cambiano le temperature, le altitudini e le altimetrie. Fino a qui non abbiamo avuto nessun intoppo e questo è un bene, ma ora dovranno venire fuori le vere forze in campo».
L'obiettivo è quello di cominicare a mettere un po' di margine con gli avversari, anche se le prove a cronometro sono sempre imprevedibili e non si sa cosa aspettarsi dagli avversari: «Difficile fare delle previsioni. L'uomo più pericoloso è Wilco Kelderman, che è l'unico, sulla carta, che potrebbe guadagnare su Vincenzo. Sugli altri speriamo di riuscire a guadagnare qualche secondo. Tra gli uomini di classifica potrebbero ballare 30 o 40 secondi, magari anche un minuto su qualcuno meno avvezzo alle prove contro il tempo».
Le polemiche sulle bolle, gli isolamente, gli hotel e quant'altro, la Trek-Segafredo preferisce lasciarle a qualcun'altro: «Noi siamo ben isolati, viviamo nella nostra bolla e non abbianmo particolari problemi. A qualcuno invece piace di più fare giochetti politici, senza fare i conti con la realtà...».