Allo stand Trek, nel cuore di Italian Bike Festival, questa mattina abbiamo incontrato Paola Pezzo, due volte campionessa olimpica della mountain bike (Atlanta 1996 e Sydney 2000).
«Sono ancora incredula per il fatto che i miei Ori olimpici siano ancora così ricordati, Il primo? Era il Centenario delle Olimpiadi, l'esordio assoluto della mtb, vinco quando sono le 20 di sera in Italia, l'ora di massimo ascolto. Poi, scoppia il caso décolleté: all’inizio non ti nascondo che mi diede molto fastidio ma oggi mi sono pacificata».
Paola non si ferma mai: «Due o tre volte alla settimana esco in bici. Poi mi dedico alla camminata con i bastoncini, il nording working: io vengo dallo sci di fondo, quindi per me è un gesto naturale... I bastoncini hanno la loro funzione, in uno sport in cui lavora tutto il corpo».
Sposata con Paolo Rosola, Paola ha due figli: «Kevin di 17 anni e Patrick di 12. Kevin ha doti di grande guida, fa numeri alla Sagan. Per me è proprio polivalente. Assomiglia a papà: passista veloce, ma va bene anche nel ciclocross. Bisogna fare tutto, per puro divertimento. Anche Patrick va in mtb e corre su strada, ha doti di scalatore, ma gioca anche a calcio. Al Chievo giocava in porta ma si rompeva, allora adesso gioca ala destra al Baldo Yunior Team di Cavaion Veronese: si diverte, questo è quello che conta".
Nella foto Paola Pezzo con Rudy Pesenti di Trek
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