Wout VAN AERT. 10. È pazzesco. Semplicemente pazzesco. Rende semplice ciò che semplice non è. I suoi gesti atletici sono da applausi a scena aperta. Uomo di lotta e di governo, capace di vincere come pochi e di aiutare come nessuno. La Jumbo Visma è chiaramente una squadra forte, ma con lui incomincia da tre.
Cess BOL. 7. Il ragazzo viene portato lì dai suoi Sunweb come meglio non può sperare, ma forse perde l’attimo, non dà gas immediatamente, anche se contro Wout, oggi, mi sa che c’era ben poco da fare.
Sam BENNETT. 6,5. È chiaro che si fa sempre trovare al posto giusto e al momento giusto, anche perché ce lo portano, ce lo mettono, ma lui oggi assiste ad una volata, non la fa. Provaci ancora Sam. Dimenticavo, si prende la maglia verde: mezzo punto in più!
Peter SAGAN. 5,5. Perde la verde e resta a bocca asciutta. Che dire?...
Caleb EWAN. 5. Solitamente si nasconde, pronto ad uscire quando meno te lo aspetti: non esce.
Giacomo NIZZOLO. 5. Resta intruppato nelle retrovie.
Christophe LAPORTE. 6. Almeno lui a fare la volata ci arriva (12°), mentre di Elia nessuna notizia (97° a 2’01”).
Adam YATES. 7. Si mette alla ruota di Alaphilippe perché non si sa mai, perché si fa così. E fa bene.
Domenico POZZOVIVO. 8. È arrivato, anche oggi, 58°, prima di tanti altri, con lo stesso tempo del vincitore.
Julian ALAPHILIPPE. 17. Al nostro Moschettiere va di diritto il premio“malchance jaune”. Lo sappiamo, il regolamento è il regolamento, ma possiamo trovarlo un tantino ridicolo? Nel 2020 è possibile stare lì a dire che a tot chilometri dal traguardo non è più possibile dissetarsi? In settembre per giunta. Vabbé, facciano come vogliono.