L'imprevedibilità della vita è... imprevedibile. Nessuno avrebbe mai pensato, infatti, che l'Italia potesse ospitare i Mondiali del 2020 per organizzare i quali era stata a lungo in corsa con il comitato promotore di Vicenza, presieduto dall'avvocato Claudio Pasqualin.
La candidatura italiana era stata battuta da quella svizzera di Aigle-Martigny ed ora proprio l'Italia, con Imola, scende in campo e raccoglie il testimone dagli organizzatori svizzeri, bloccati dalle decisioni governative sulla pandemia.
«Sono davvero contento che il Mondiale 2020 sia stato assegnato all'Italia - spiega Pasqualin a tuttobiciweb -. Noi ci eravamo andati molto vicini, finendo per essere bruciati sul traguardo dalla Svizzera a causa di un problema insorto a livello governativo nazionale. Mi fa davvero piacere constatare che dietro all’assegnazione a Imola ci sia la generosa disponibilità delle autorità regionali e locali, la volontà e l’impegno di Davide Cassani in qualità di Presidente dell’APT (Azienda Promozione Turistica) dell’Emilia Romagna. Una unità di intenti che è stata premiata. E un altro aspetto postivo è che, alla faccia del covid, la nostra Italia mostra di sapersi mettere in gioco e di non aver paura. Agli organizzatori imolesi e a tutti coloro che sostengono la macchina che allestirà i mondiali mando i più affettuosi complimenti e i più sinceri auguri di buon lavoro».
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