Nessuna imperizia, nessuna violazione del codice della strada, nessuna distrazione. Roberta Agosti, la ciclista uccisa nella mattinata di ieri durante un allenamento sul Basso Garda, è deceduta per una tragica fatalità. Dopo le prime, approssimative ricostruzioni, la testimonianza diretta dei suoi compagni di allenamento hanno chiarito la dinamica che ha provocato l'incidente.
Il gruppo stava percorrendo la strada che da Madonna della Scoperta si dirige verso Lonato pedalando lungo via Fenil Nuovo, una stretta strada di campagna in leggera salita. Erano le 10:30 quando in località Castel Venzago alcuni ciclisti che precedevano Roberta sono caduti. Per evitarli, lei ha virato verso sinistra, scontrandosi frontalmente con la cisterna del latte che proveniva dall'opposto senso di marci. L'impatto è stato devastante: nonostante indossasse il casco protettivo, il trauma cranico ha praticamente ucciso sul colpo la 51enne.
La testimonianza diretta dell'autista del camion è riportata sulle colonne del quotidiano Bresciaoggi: «Ho visto il gruppo di ciclisti in lontananza che stavano procedendo in maniera compatta nell'altra corsia. Ero distante circa 150 metri dall'azienda in cui dovevo portare il latte. Poi, all'ultimo, ho notato che una ciclista ha sbandato. E purtroppo non ho potuto fare nulla».
I funerali di Roberta Agosti sono in programma domani, lunedì 6 luglio, alle 15:30, nella parrocchia del Buon Pastore di viale Venezia a Brescia, con partenza alle 15:15 dall'obitorio della Poliambulanza.
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