Schierando tutti i suoi campioni - e sono tanti per un Paese relativamente giovane per quanto riguarda la storia del ciclismo - la Slovenia riparte prima di tutti gli altri Paesi d'Europa. Domenica infatti Pogacar, Roglic, Mohoric e compagni torneranno a correre in una competizione ufficiale, quella fra l'altro che mette in palio il titolo nazionale della corsa in linea.
E stasera, giusto per sciogliere i muscoli, va in scena un gustoso antipasto: a Komenda, paese natale di Tadej Pogacar alle porte della capitale Ljubljana, si disputa un criterium sulla distanza di 39 km. Una festa del ciclismo, a cominciare dalle squadre giovanili che Pogacar sostiene: saranno distribuiti 1000 cappellini e 1000 borracce personalizzati con il suo logo, forniti da Dmt e Elite, sponsor del corridore.
Al Criterium ci saranno anche parecchi professionisti italiani come De Marchi, Conti, Marcato, Troia, Fortin. Erano stati invitati anche i corridori del Cycling Team Friuli ma Aleotti e compagni dovranno restare a casa perché così prevedono i regolamenti anti-contagio: la Federciclismo ha vietato infatti la partecipazione a ogni tipo di gara, in Italia o all’estero, almeno fino al 30 giugno per tutte le formazioni tesserate e i loro atleti. I team Continental, proprio come il Cycling Team Friuli, sono tesserati alla Federciclismo e quindi devono osservarne i regolamenti e le decisioni. Spazio ai prof, quindi, che sono tesserati all'Uci, a casa i ragazzi con buona pace di Pogacar e degli organizzatori del suo Fans Club.
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