Ancora un lutto nella grande famiglia del ciclismo torinese. Si è spento nella sua casa di Altessano, all'età di 87 anni, Giuseppe Cainero, che gareggiò tra i professionisti dal 1956 al 1961 al servizio di capitani che si chiamavano prima Fausto Coppi e poi Nino Defilippis. Nato in provincia di Udine, ma trasferitosi ad Altessano quando era ancora in fasce, tra i dilettanti aveva vinto tra l'altro la Coppa Sicurtà, la Torino-Cuneo, il Trofeo Camurati e il campionato piemontese d'inseguimento su pista. Nel '52 giunse 3° nel G.P. d'Autunno, gara di 215 chilometri aperta a dilettanti e indipendenti vinta al Motovelodromo da Defilippis, che in quella stagione aveva già conquistato una tappa e indossato la maglia rosa al Giro d'Italia.
Passò professionista nel '56 nella Carpano-Coppi, voluto espressamente dal Campionissimo, che ne aveva individuato le doti di passista-scalatore stilisticamente perfetto. Nella stagione del debutto giunse 2° nel Campionato di Zurigo (1° Clerici) e nella Milano-Vignola (1° Baffi), 3° nel Giro del Ticino. Nel '58 diede vita con altri 8 corridori ad una maxi-fuga nella Milano-Sanremo: transitò primo sul Turchino e fu tra gli ultimi, nel finale, ad arrendersi all'incalzare del gruppo. A metà stagione conquistò il fiore all'occhiello della sua carriera imponendosi in volata nel Campionato di Zurigo, davanti al tedesco Junkermann e agli elvetici Graf e Gimmi.
Sceso dalla bici, entrò nella Polizia Municipale di Venaria, di cui divenne comandante: ruolo che ricoprì fino al pensionamento, avvenuto nel 1994. Da tempo sofferente, Giuseppe Cainero lascia nel dolore la moglie Clelia e i figli Gisella e Roberto. I funerali saranno celebrati sabato alle 14,30 nella Parrocchia San Lorenzo Martire di Altessano.
da La Stampa - edizione di Torino
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