Michael Cattani rappresenta la gioventù che avanza, con un percorso ciclistico privilegiato per i velocisti: «Inutile nasconderlo che le volate hanno su di me un fascino particolare. Gli sprint sono sempre al centro dei miei pensieri, uno dei momenti delle corse che più amo. Fin da ragazzino tifo per Elia Viviani, perchè ha un carattere di ferro ed è un guerriero. Mi piace il suo modo di correre in pista e in strada, e da questo punto di vista mi sento un pò come lui. Il campionato del mondo è il mio sogno nel cassetto».
Cattani ha compiuto 17 anni a gennaio, è cresciuto nella società Eiffel di Fontanellato (Parma) seguendo le orme di papà Alberto, ex corridore fino alla categoria juniores, che ora fa il meccanico di auto a San Secondo Parmense, località nota agli sportivi delle due ruote per il "Memorial Gigi Pezzoni" storica corsa del calendario dilettantistico che non c'è più.
Lo scorso anno Michael si è fatto conoscere vincendo tre corse su strada: a Correzzana in Brianza, Osteria Grande (Bo) e Cà di Lugo (Ra). E' stato grande protagonista anche in pista centrando il bersaglio nel campionato italiano della Velocità a squadre allievi (ha corso la finale con Lorenzo Montanari e Lorenzo Anniballi, ndr) ottenendo inoltre la medaglia d'argento nell'inseguimento a squadre, e quelle di bronzo nell'Omnium-Sprint e nella Madison. Sempre in pista si è laureato campione emiliano dell'Omnium, e in coppia con Luca Varoni ha trionfato nella "Tre Sere di Busto Garolfo" nel Milanese.
«Sono state emozioni forti davvero, in particolare quella del campionato italiano su pista: è stata la mia prima maglia tricolore, quando mi sono accorto che avrei vinto il cuore batteva forte, sembrava volesse esplodere dalla gioia». Cattani risiede a Fontevivo, nella bassa parmense, assieme al padre Alberto e alla madre Elisa, che lavora nella officina meccanica del marito in qualità di segretaria. Figlio unico, Michael in gruppo è stato ribattezzato "Scatta" perchè dicono che fa una serie di scatti e allunghi in tutte le gare a cui partecipa. Studente in agraria presso l'Istituto Agrario "Magnaghi Solari" di Fidenza, debutta tra gli juniores con le nuove insegne del team Angelo Gomme Villadose, formazione di Rovigo diretta da Sebastiano Fontana e Carlo Chiaron.
Cosa ne pensi del momento del ciclismo italiano?
«Abbiamo superato momenti difficili, ma ci stiamo riprendendo bene e la dimostrazione sono gli ultimi risultati in campo internazionale».
A quale età hai cominciato a correre?
«A 7 anni nella società Eiffel di Fontanellato, avevo una bicicletta Vicini bianca e azzurra».
Il più forte corridore di tutti i tempi?
«Marco Pantani, un corridore che non mollava mai».
Quale altro sport ti piacerebbe praticare?
«Guidare le auto è una delle mie passioni, quindi avrei scelto l'automobilismo».
I tuoi peggiori difetti?
«Sono testardo».
Il tuo modello di corridore?
«Elia Viviani per le sue volate».
Cosa leggi preferibilmente?
«Libri su Pantani».
Cosa apprezzi di più in una donna?
«Gli occhi».
Cosa cambieresti nel ciclismo di oggi?
«Se potessi, cancellerei l'esasperazione in tutte le categorie».
Piatto preferito?
«Cappelletti in brodo».
La tua attrice o attore preferiti?
«Tom Cruise»
Chi è il tuo collega più simpatico?
«Nicolò Costa Pellicciari, il mio compagno di squadra».
Sei religioso?
«Sì».
Paese preferito?
«Miami, Stati Uniti, ma solo per una vacanza».
Cosa vorresti che si dicesse di te in particolare?
«Che dico sempre la verità».
Hobby?
«L'agricoltura».
La gara che vorresti vincere?
«Campionato del Mondo».
Ti senti in debito con qualcuno in particolare?
«I miei genitori per i sacrifici che compiono in tutto».
Quale sarà il tuo obiettivo al rientro nelle gare?
«Imparare il più possibile dalle persone esperte».
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.