Abbiamo raggiunto telefonicamente Manuel Belletti, a Sant’Angelo di Gatteo, in Emilia Romagna, una delle regioni maggiormente colpite dal mostro che sta mettendo il mondo in ginocchio, il Covid-19.
Il 34enne portacolori del Team Androni Giocattoli Sidermec ha raccontato a tuttobiciweb come sta trascorrendo la sua quarantena: «Per fortuna c’è Gina, la mia gattina che mi tiene molta compagnia in queste interminabili giornate. Mi alleno quotidianamente sui rulli ma non ne posso più, sono stufo. Speriamo di essere in dirittura d’arrivo e mi auguro di poter tornare ad allenarmi su strada dai primi di maggio.»
Come sta vivendo questo periodo, essendo anche in scadenza di contratto?
«Vivo nell’incertezza, un po’ come tutti, penso. È un periodo molto difficile soprattutto per chi come me è in scadenza di contratto. Con la mia squadra ho un ottimo rapporto e ammetto di essere molto fiducioso per la prossima stagione, ma è una situazione pesante. A tutto ciò si aggiunge anche la mia età (il 14 ottobre compirà 35 anni ndr), per ora sono in buona forma ma inizio ad avere bisogno anche di altro, comincia a non essere facile trascorrere lunghi periodi lontano da casa. Devo ammettere però che questo periodo di reclusione mi ha fatto capire di avere le forze, soprattutto a livello psicologico, per andare avanti ancora un paio di stagioni, poi chissà. Ora come ora spero di poter tornare presto alla nostra normalità, che tanto ci manca.»
Come sta gestendo gli allenamenti?
«Solitamente faccio circa due ore e mezza sui rulli al mattino, in aggiunta alla palestra dove mi dedico prevalentemente agli esercizi a corpo libero. Sto cercando di mantenere, per quanto possibile, una buona forma; allenarsi sui rulli non è paragonabile alle uscite su strada. Ogni tanto con i miei compagni di squadra organizziamo delle sessioni di allenamento su Zwift e devo ammettere che il tempo sembra passare più velocemente. È un modo alternativo per poterci allenare insieme e sentirci più vicini, pur essendo distanti.»
Ha riscoperto nuovi hobby che la frenesia delle corse le aveva fatto abbandonare?
«Ho ripreso un po’ a disegnare, è sempre stata una mia grande passione ma che richiede molto tempo. Mi dedico poi alle faccende domestiche e spesso faccio videochiamate con i miei amici. Penso di non aver mai passato così tanto tempo al telefono, come in questo periodo. Le giornate sono infinite, tirare fino a sera non è semplice.»
Come si immagina la ripresa?
«Bella domanda, sinceramente non ci ho pensato più di tanto. Di una cosa però sono certo: i corridori che hanno avuto la possibilità di continuare ad allenarsi su strada, come per esempio accade in Belgio, arriveranno alle prime corse in una condizione migliore rispetto alla nostra. Tornare a correre sarà bellissimo, ma non semplicissimo. Mi auguro dal profondo del cuore che tutto questo possa risolversi il prima possibile. Questa pandemia purtroppo ha cambiato le nostre vite, penso per sempre».
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