Sofia Collinelli è una ragazza dolce, ospitale, chiacchierona, simpaticissima. Sofia è la figlia di Andrea Collinelli medaglia d'Oro nell'Inseguimento Individuale alle Olimpiadi di Atlanta '96, e Campione del Mondo nell'Inseguimento a squadre a Manchester sempre nel 1996, con Capelli, Citton e Trentini, e a Perth nel 1997, con Citton, Benetton e Capelli.
Sofia diventa ciclista, e lo dice con estremo orgoglio grazie a papà, a 7 anni alternando in quel periodo il carosello a pedali con alcune partite di basket, la sua seconda passione dopo il ciclismo. E intanto con il Pedale Azzurro, la squadra di Ravenna dove Sofia abita, cresce e vince, corre e si diverte, e riporta il cognome Collinelli agli onori delle cronache a due ruote. La famiglia è tutto per Sofia, 18 anni passata quest'anno nella categoria donne-Elite con la formazione toscana della Aromitalia Vaiano Basso Bikes diretta da Paolo Balbi e Matteo Ferrari.
«Il ciclismo è sempre stato in primo piano nella mia vita, la famiglia è il valore che conta davvero. Grazie ai sacrifici dei miei genitori sono riuscita ad arrivare ad alti livelli e ho sempre lavorato sodo per questo. Sono in debito con la mia famiglia, spero di ripagarla ancora con tante soddisfazioni». Fantastico il 2019 della romagnola: campionessa del mondo ed europea in pista nell'Inseguimento a Squadre, e sempre agli europei bronzo nella Madison in coppia con Eleonora Camilla Gasparrini. Sette successi su strada, seconda al tricolore a cronometro, dietro la Gasparrini, e in quello a squadre, ottava nella prova iridata di Harrogate, nello Yorkshire, decima nella sfida continentale di Alkmaar, Olanda.
Per conoscere Sofia Collinelli bisogna fermarsi a Ravenna in Emilia Romagna, dove è nata e risiede assieme al padre Andrea carabiniere della Forestale a Punta Marina, alla madre Romina store-manager della linea di abbigliamento moda di Luisa Spagnoli, alla sorella maggiore Ilaria, che dopo aver lavorato per un periodo a Orlando, in Florida, come manager alla World Disney, attualmente è responsabile del mercato coperto di Ravenna. E poi c'è Luca, il fratello minore, che quest'anno esordirà tra gli juniores nelle fila della Sidermec F.lli Vitali società di Gatteo, tra Forlì e Cesena, presieduta da Tarcisio Paolucci. Diploma e bici, perchè nel frattempo la Collinelli frequenta il quinto corso di Ragioneria presso l'Istituto Tecnico Commerciale "G. Ginanni" sito a poche decine di metri dalla sua abitazione.
Cosa ne pensi del momento del ciclismo italiano?
«Da sottolineare l'importante crescita del ciclismo femminile, che passo dopo passo si sta facendo valere e sono certa che tra non molto saranno riconosciuti i diritti al pari degli uomini».
A quale età hai cominciato a correre?
«A 7 anni per il Pedale Azzurro, con una bici Vicini gialla e rossa».
Il più forte corridore di tutti i tempi?
«In campo maschile Eddy Merckx, in quello femminile Maria Canins».
Quale altro sport ti piacerebbe praticare?
«Il basket, ci giocavo da piccola alternando le corse in bicicletta».
I tuoi peggiori difetti?
«Sono disordinata, testarda e molto impulsiva».
Il tuo modello di corridore?
«Marta Bastianelli»
Cosa leggi preferibilmente?
«Argomenti di sport, attualmente le mie letture sono concentrate sull campione di tennis Agassi».
Cosa apprezzi di più in un uomo?
«Che sia divertente, e la semplicità».
Cosa cambieresti nel ciclismo di oggi?
«Vorrei che ci fosse più visibilità da parte dei media nazionali».
Piatto preferito?
«Cappelletti al ragù».
Qual è la tua attrice o attore preferito?
«Sono due, Bradley Cooper e Angelina Jolie».
Chi è il tuo collega più simpatico?
«Vittoria Guazzini, la ritengo molto spontanea e genuina».
Sei religioso/a?
«Non credo nella Chiesa, ma in Dio».
Credi nell'amicizia?
«Sì, moltissimo».
Cosa vorresti che si dicesse di te in particolare?
«Che sono la numero 1».
Hobby?
«Seguire la moda e i social network».
La gara che vorresti vincere?
«Il Campionato del Mondo tra le Elite».
Ti senti in debito con qualcuno in particolare?
«Con la mia famiglia, per tutto quello che fanno per me».
Quale sarà il tuo obiettivo al rientro nelle gare?
«Sono al debutto con le elite e spero di fare tanta esperienza, mentre come obiettivo mi piacerebbe salire sul podio in qualche classica».
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