Ha talento e stoffa, ma soprattutto carattere e motivazioni per diventare un grande cronoman e inseguitore su pista. Stefano Cavalli, anni 16, vicentino di Bassano del Grappa, ha firmato un 2019 importante nella sua seconda stagione tra gli allievi con la maglia del Veloce Club Bassano 1892, società ultra centenaria che, oltre ad allevare giovani di talento, promuove da 77 anni una delle corse più affascinanti e prestigiose del calendario dilettantistico, la Bassano-Montegrappa.
Ripassando i numeri dello scorso anno, Cavalli ha vinto a Rubano, nel Padovano, e la cronometro della Tre Giorni di Orel in Russia alla quale aveva partecipato con la rappresentativa del Veneto. Ha inoltre firmato piazzamenti importanti come il secondo posto sia al campionato italiano a cronometro che in quello regionale, in entrambe le occasioni dietro Andrea Violato, e la settima posizione sul traguardo della Coppa d'Oro. In pista ha sfiorato la medaglia di bronzo nell'Inseguimento Individuale ottenendo il quarto rango anche in questa circostanza battuto dal suo antagonista numero uno Violato. «Non ho conquistato titoli, ma sono stato protagonista in tante corse prestigiose e difficili. Questo per me vale tantissimo‚.
Cavalli è salito in bici seguendo la passione del padre Luciano (ex corridore fino agli allievi), che fa il magazziniere in una ditta di caldaie. Mamma Elena, originaria di Prato in Toscana, si occupa invece del gestionale per una azienda di trasporti. Stefano ha un fratello maggiore, Leonardo che giocava a calcio, e una sorella minore, Irene, che canta nel coro della parrocchia. Cavalli è un passista ben dotato, è alto 187 centimetri e pesa 75 chili. «Ma nel ciclismo di oggi per essere qualcuno bisogna andare forte in tutti i settori, e tra i miei obiettivi c'è propio quello di poter diventare un corridore completo». Frequenta il terzo anno di Geometra presso l'Istituto Tecnico Commerciale Luigi Einaudi di Bassano del Grappa, e una volta avviata la stagione farà il suo debutto tra gli juniores indossando la maglia del Borgo Molino Rinascita Ormelle sotto la direzione di Cristian Pavanello e Carlo Merenti.
Cosa ne pensi del momento del ciclismo italiano?
«Che siamo una grande nazione nel ciclismo, lo stiamo dimostrando con i risultati, e sono convinto che possiamo puntare ancora più in alto».
A quale età hai cominciato a correre?
«A 9 anni per il Veloce Club Bassano 1892, con una bici Cavalera di colore gialla e rossa».
Il più forte corridore di tutti i tempi?
«Eddy Merckx perchè ha vinto tantissimo, ma soprattutto per la sua professionalità, serietà e costanza di rendimento».
Segui altri sport con la stessa passione del ciclismo?
«Mi piaciono altri sport, oltre alla bici seguo il calcio, l'hockey e lo sci».
I tuoi peggiori difetti?
«Sono un pò testardo e un tantino impulsivo».
Il tuo modello di corridore?
«Ammiro molto Remco Evenepoel».
Cosa leggi preferibilmente?
«Soprattutto libri di Tom Clancy».
Cosa apprezzi di più in una donna?
«Il carattere e il fisico».
Cosa cambieresti nel ciclismo di oggi?
«Toglierei tutta la parte tecnologica e scientifica, andrei più sul naturale».
Piatto preferito?
«Pizza».
Hobby?
«Cucinare è tra le mie grandi passioni, poi anche la musica».
La gara che vorresti vincere?
«Campionato del Mondo a cronometro».
Come trascorri queste giornate di reclusione forzata?
«La mattina la dedico alle video lezioni, poi salgo sui rulli che, in questo momento, sono l'unica soluzione per tenersi allenati. Inoltre approfitto di questa situazione per restare vicino alla mia famiglia».
Quale sarà il tuo obiettivo al rientro nelle gare?
«Spero vivamente di presentarmi subito in forma e aiutare la squadra».
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