Un gemellaggio sportivo fra Fiorenzuola d’Arda (Piacenza) e Noto (Siracusa), città che dispongono entrambe di un velodromo ciclistico. Sarebbe la naturale conseguenza del gemellaggio proposto dal sindaco di Fiorenzuola Romeo Gandolfi al suo omologo di Noto Corrado Bonfanti: un’idea nata grazie al vicepresidente della Federazione Ciclistica Italiana Daniela Isetti, che ben conosce le due realtà. I legami fra la cittadina emiliana e quella siciliana però non si limitano al ciclismo su pista, anzi: il santo patrono di Noto, San Corrado (che si celebra oggi, 19 febbraio), proviene proprio dal Piacentino. Il cavaliere Corrado Confalonieri infatti, nella prima metà del quattordicesimo secolo decise di farsi eremita in Sicilia e scelse proprio la zona di Noto, dove restò fino al termine dei suoi giorni compiendo diversi miracoli. Fu beatificato dal papa Leone X nel 1515.
Due territori che condividono anche diverse tradizioni, come ad esempio l’infiorata, meravigliosa tradizione di Noto, un tripudio di colori che richiama nelle più importanti chiese delle due zone (Noto e Chiaravalle della Colomba) turisti da tutto il mondo, attirati soprattutto dalle tradizioni di arte, storia e cultura: dal barocco di Noto al gotico e al romanico del borgo medievale di Castell’Arquato, a pochi chilometri da Fiorenzuola.
Tornando ai risvolti sportivi, il sindaco Gandolfi inviterà Bonfanti ad assistere alla 23^ edizione della 6 Giorni delle Rose internazionale, manifestazione di ciclismo su pista che si terrà al Velodromo “Attilio Pavesi” di Fiorenzuola dal 4 al 9 giugno, con una formula rinnovata che vedrà nelle prime tre serate gare riservate alle sole donne, mentre nelle ultime tre saranno di scena gli uomini. Sei giornate di gare che, nell’anno Olimpico (come per il 2016, quando Elia Viviani vinse poche settimane prima dell'oro a cinque cerchi conquistato a Rio), richiameranno ancora una volta a Fiorenzuola molti dei più forti pistard da tutto il globo.
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