Anche i grandi sognano. E Fausto Pinarello non fa eccezione. L’uomo che ha portato e sue biciclette a vincere 15 Tour de France e poi ancora Giro (il primo nel 1975 con Fausto Bertoglio), Vuelta e tante classiche, di sogni nel cassetto ne ha due: «Il primo si chiama Parigi-Roubaix. Abbiamo studiato parecchi modelli di bici per conquistarla ma per una ragione o per l’altra non ci siamo ancora riusciti».
Il secondo sogno di Fausto, come ha confidato in una intervista concessa a Riccardo Menegatti de Il Gazzettino, è davvero un grande sogno: «Mi piacerebbe creare una grande squadra targata Pinarello, partendo da una scuola di ciclismo che potrebbe trovare spazio vicino alla nostra nuova sede. Un scuola dedicata alla mountain bike perché è più facile che una mamma ti affidi il figlio per questa specialità piuttosto che per la strada e poi dalla mtb sono usciti negli anni tanti campioni che oggi dominano sull’asfalto. Per una squadra di medio-alte ambizioni servono 20-25 milioni di euro, ma bisogna lavorare con la vecchia scuola dell’equilibrio finanziario. È un’idea che ho, sull’argomento ho le idee chiare».
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