LA due giorni dei Pirenei ha avuto un dominatore assoluto: Thibaut Pinot. Ma il capitano della Groupama FDJ non si fa travolgere dall’entusiasmo della Francia, twitta prima e ripete poi in conferenza stampa il suo mantra: «Sono in partita, ma resto con i piedi per terra».
«Vedo che ci sono molti media, quindi significa che sto facendo bene - esordisce quando si acconoda nella sala conferenze dell'Grand Hotel de Nimes, occupata poco prima da Landa e dalla Movistar -. Sono in partita, ma devo stare calmo, ogni tappa può cambiare le carte in tavola, quindi devo tenere i piedi per terra. E vi dico che non mi sento un favorito, tutt'altro. Sono stato forse il più forte questo fine settimana, ma il Tour dura fino a domenica e molto può succedere».
E poi ancora: «La pressione al momento è su Alaphilippe, tanto meglio per me. Togliergli la maglia non è la mia ossessione, anzi se dovessi scegliere direi che sarei contento se vincesse lui il Tour».
Infine il piano di battaglia: «L’importante è non abbassare la guardia e vi dico che domani, vento o non vento, non sarà una bella tappa per me, che non amo le tappe piatte. Ma sono in forma, voglio un posto sul podio. In realtà un’ossessione ce l’ho: guadagnare posizioni in classifica. E ho un solo modo per farlo: attaccare».
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