La maestosità del Tour come sorgente generatrice di una delle leggende del ciclismo, la più grande di tutte: Eddy Merckx.
Il Tour celebra e finisce per celebrarsi, perché Merckx, fino a prova contraria, qui nasce e si palesa al mondo, dopo lo schiaffio di Savona al Giro d’Italia.
Merckx che viene ricevuto dal Re e come tale viene trattato e considerato. È un Tour che si celebra, e devo dirlo francamante, lo fa anche benino. È un Tour che fattura e fa i numeri. Quasi un milione di spettatori sono attesi in strada e per agevolare gli spostamenti (ci sono molti lavori in corso in città): oggi e domani i mezzi pubblici saranno gratuiti per tutti.
Bruxelles e il Belgio hanno messo sul piatto 10 milioni di euro, cifra che peraltro non comprende i costi della sicurezza e della pulizia.
È un Tour che fa di conto e dà anche i numeri.
Quest’anno non ci sarà un corridore lussemburghese: era dal 2003 che non accadeva.
In compenso c’è un record di partecipazione di atleti belgi: ben 21. Mai così tanti da venticinque anni.
Potenza della Scandinavia: 15 corridori, come l’Italia. Mai 9 danesi, mai 6 norvegesi.
I francesi sono 34, ben 7 vengono dalla Normandia.
Il corridore più giovane è Philipsen della UAE (21 anni); il più anziano Bak (39).
L’età media è di 29 anni e 23 giorni.
Saranno 28 i corridori che si daranno battaglia per la maglia bianca di miglior giovane.
Quello che ha più partecipazioni al Tour è Alejandro Valverde: 11, ma ne ha conclusi solo 8. Burghardt e Moinard l’hanno corso 10 volte, finendoli tutti.
La squadra più vecchia è la Dimension Data: 32 anni. La più giovane la Sunweb: 27.
33 corridori sono al loro primo Tour, di questi 8 sono al loro primo Grande Giro: tra questi il 32enne Kevin Van Melsen.
33 corridori hanno vinto almeno una tappa, tra questi ci sono Sagan e Greipel che ne hanno vinte 11; Nibali e Tony Martin 5.
Al Tour viene considerato magico il numero dorsale 51. Era quello di Eddy Merckx nel 1969. Dopo di lui in sequenza con lo stesso numero hanno vinto sia Ocana, che Thevenet e Hinault. 4 vittorie su 105, ma per i francesi è magico.
Vincenzo Nibali torna ad avere il 41, come nel 2014.
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