Pello Bilbao si prende il lusso di concedere il bis al Giro d’Italia. Dopo L’Aquila, il basco si impone anche sul traguardo più atteso, quello di Croce d’Aune, teatro dell’ultima battaglia dei big della generale. L’atleta dell’Astana è riuscito a resistere al ritorno di Nibali e compagnia, bruciandoli poi tutti in volata. «Non ho pensato a vincere la tappa fino agli ultimi 50 chilometri, inizialmente ero davanti per fare da appoggio a Lopez. Sono abbastanza veloce così sapevo che se fossi riuscito a resistere me la sarei potuta giocare».
Gli ultimi chilometri, però, nono sono stati una passeggiata, anzi, soprattutto quando sono rientrati Carapaz, Landa e Nibali: «Ho avuto qualche problema di allergia in questo Giro, ma con queste tappe di grandi montagne cresce lo spettacolo e la motivazione. Lopez puntava a recuperare diverse posizioni in classifica generale, così ero pronto a mettermi a disposizione. Alla fine, ne è uscita una vittoria di tappa, ma ci avrei pensato due volte prima di andare in fuga se avessi saputo che avrei sofferto così tanto (ride, ndr). Però quando sei là devi sfruttare le occasioni che ti capitano, nonostante la sofferenza sia stata davvero grande».
Lo scorso anno aveva terminato al sesto posto finale, mentre quest’anno si è trasformato in un ottimo cacciatore di tappa: «La sesta posizione dello scorso anno mi ha dato la consapevolezza di poter fare classifica in un GT, prima non l'avrei creduto. Quest'anno non avevo la stessa gamba del 2018, non ho avuto neanche la stessa costanza, forse perché sapendo che c'era Lopez per la generale non avevo le motivazioni massime. Questo però mi ha permesso di salvare qualche energia e concentrarmi sulle vittorie di tappa».
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