CARAPAZ: «UN SOGNO CHE SI REALIZZA»

GIRO D'ITALIA | 25/05/2019 | 17:27
di Diego Barbera

Dopo essere stato lo scorso anno il primo ecuadoriano della storia a indossare la maglia bianca, oggi Richard Carapaz scrive un'altra pagina e diventa il primo corridore del suo Paese a vestirsi di rosa: «Per me questo è un sogno che si realizza, sembra ieri che ero un bambino e in Ecuador giocavo con la mia bicicletta e oggi mi trovo in testa alla classifica generale del Giro d'Italia».


E poi aggiunge: «La tappa di oggi? L'attacco mio o quello di Landa era pianificato, sapevamo che in questa tappa uno di noi avrebbe potuto fare la differenza. L'intenzione adesso è conservare questa maglia fino a Verona: vi dirò quel che penso, è più facile difenderla che conquistarla. Gli avversari più pericolosi? Sono tanti, ma credo che Roglic e Nibali siano quelli da tenere d'occhio».


In conferenza, ha approfondito:

Racconta come è andata questa tappa
«Oggi è stata una tappa molto dura e complicata, con un’altimetria esigente, corta ma difficilissima. C’è stato un momento in cima al San Carlo che ho speso per guardare in faccia i rivali e ho visto che alcuni non stavano al meglio, sapevo che Roglic e Nibali si sarebbero controllati e ho cercato il momento opportuno per l’attacco. Dopo la discesa ci sarebbe stato un gpm di 3a categoria e mi stava bene, puntavo alla tappa poi ho continuato per la maglia»

Com’erano le tattiche all’inizio della tappa con Landa?
«La tappa era dura, noi avevamo due carte da giocarci con me e con Landa, perché tutti e due eravamo in buona forma ed entrambi avremmo potuto essere possibili vincitori. Lui ieri è stato a lungo in fuga, oggi siamo partiti con determinate idee ma i piani sono cambiati man mano. Mikel non andava al meglio e mi sono accorto che era in gioco il Giro, così ho attaccato visto che avrei potuto puntare a tappa e maglia».

Come vedi la terza settimana con le salite e la cronometro
«Io sto bene, sappiamo che Nibali e Roglic sono i primi candidati alla vittoria finale. Ma la mia squadra è molto forte e difenderemo la maglia fino alla fine, in montagna siamo sul nostro terreno, ma non temo la crono di Verona, perché l’ho preparata molto bene».

Qual è la tua storia personale? Quando hai visto il Giro per la prima volta?
«Ho iniziato tardi, a 15 anni. Il Giro l’ho visto per la prima volta sul telefonino quando c’era ancora Marco Pantani. Così ho coltivato l’ambizione di correrlo, era il mio sogno, ho fatto tutto quel che potevo per raggiungerlo. Non c’è ciclismo da me in Ecuador, ora sta crescendo. Io a 16 anni sono dovuto andare in Colombia, ho corso molto e sono tornato a casa, poi sono andato in Spagna, ho anche corso gare importanti con alcuni podi, ma non è stato sufficiente per squadra trovare una squadra. Così ho riprovato in Colombia vincendo la Vuelta de la Juventus, unico straniero finora, ho firmato un contratto con la Lizarte e ho fatto uno stage con la Movistar».

Cosa è cambiato da Frascati a oggi?
«Il giorno prima di Frascati mi sentivo frustrato per la caduta che ha causato danni alla bici e mi ha fatto perdere diversi secondi. Così ho cambiato mentalità e il giorno dopo quando eravamo cinque o sei, la mia strategia era di attaccare presto, ai -600 metri perché era il momento buono per me e mi sentivo sicuro. Oggi avevamo altri piani, ma ai -25 km la possibilità della maglia rosa si è aperta e tutto è cambiato, in discesa andavo forte e c’era la buona salita di 3a categoria ed è andato tutto per il meglio».

Cosa cambierebbe per te se cancellassero il Gavia?
«La squadra che si informa sulla condizione del Gavia, io aspetto comunicazione ufficiale. Se c’è il Gavia noi saremo felici, ma c’è anche il Mortirolo che è molto duro. Interpreteremo quando saremo sicuri del percorso».

Pensi ci siano differenze tra voi ecuadoriani e i colombiani?
«Non credo che ci siano differenze sostanziali, sono stato quasi adottato dai colombiani, ma sono orgoglioso di essere ecuadoriano».

Copyright © TBW
COMMENTI
Carapaz o El Diablo?
25 maggio 2019 18:35 Emilio
Trovo una grande somiglianza tra il volto della Maglia Rosa ed l'indimenticabile El Diablo Chiappucci. E voi? Tra l'altro anche Carapaz ottimo scalatore

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Pantaleo ha realizzato “Il Sogno più Grande”: incontrare Vincenzo Nibali. Scelto tra centinaia di bambini italiani che hanno partecipato al concorso nazionale indetto da CONI e ITA Airways, il giovanissimo biker di Molfetta ha raccontato in un video tutta l’energia, la passione e...


Comincia il mese di dicembre e subito per gli appassionati arriva un gustoso regalo... Domenica 1° dicembre, infatti, su tuttobiciweb e Ciclosmo Live potrete seguire la diretta streaming del 45° Trofeo Mamma e Papà Guerciotti, uno dei più importanti appuntamenti...


Wout Van Aert è tornato dalla Spagna lo scorso weekend e questa settimana è nei Paesi Bassi per le giornate del team Visma-Lease a Bike, il cui programma includerà l’assemblaggio e le varie prove con adattamenti sulla bici, servizi fotografici...


Se nei viaggi o nei trail a cui avete preso parte in bikepacking avete notato che un manubrio particolarmente appesantito con una capientissima borsa non fa al caso vostro, vi consiglio di prendere in esame borse dalla capienza media,  nettamente più...


Jonathan Milan è riuscito nell'impresa che nessuno aveva mai centrato: è il primo corridore nella storia dell'Oscar tuttoBICI a conquistare il titolo sia nella categoria Professionisti che in quella dei Giovani. Nel Gran Premio Fondazione Molteni riservato ai professionisti, il...


Debora Silvestri ormai alla sfortuna ci ha fatto l’abitudine, anzi potremmo dire senza problemi che per qualche anno ci ha fatto addirittura l’abbonamento pieno. Tra cadute e squadre che chiudono l’atleta ventiseienne del team Laboral non era mai riuscita ad...


Consentire alle giovani cicliste di talento di crescere gradualmente e senza pressioni. È questo l’obiettivo primario di Nexetis, la squadra femminile costituita per volere della federazione ciclistica svizzera che è stata presentata ieri a Zurigo. L’equipe sarà affiliata nella Confederazione...


Primi nomi per la squadra Continental del Team Biesse Carrera per la stagione 2025. Il sodalizio bresciano del presidente Simone Boifava annuncia le prime due conferme per la formazione di punta guidata dai confermati ds Marco Milesi e Dario Nicoletti:...


Il 2024 volge al termine ed è proprio sul finire di quest’anno che il G.S. Giovani Giussanesi compie 60 anni di attività.Un “compleanno” importante, che il 22 novembre u.s. l’Associazione ha celebrato con una serata che ha unito: sport, memoria...


La Salus Seregno si conferma sempre più ai vertici del Ciclocross nazionale. La squadra giovanile brianzola ha dato spettacolo a Solbiate Olona, nel Varesotto, dove si è tenuta la 63sima edizione del tradizionale Cross-Top Class reso celebre dalla scalinata di...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024