GIRO. GAVIA O NON GAVIA?

GIRO D'ITALIA | 24/05/2019 | 07:52
di Bibi Ajraghi

È diventato il tormentone del Giro: ma il Gavia si fa o non si fa? Un tormentone che ci accompagnerà almeno fino a lunedì sera, forse anche a martedì mattina, a poche ore dallo svolgimento della tappa.


Ieri mattina si è svolta una riunione in questura a Brescia: la decisione presa è confermare la tappa fino a lunedì quando avverrà un sopralluogo con Rcs per il via libera. Ovviamente si lavora anche al percorso alternativo che, lo ribadiamo, non prevede il doppio Mortirolo ma il passaggio dall’Aprica dal versante più impegnativo, quello di Santicolo.


Sul Gavia si lavora letteralmente giorno e notte per sgomberare i metri di neve: il punto delicato è rappresentato dallo scollinamento e daii primi due chilometri di discesa dalla parte valtellinese. La strada dovrebbe essere riasfaltata, ma con il tempo attuale diventa difficile. La soluzione prospettata è restringere ulteriormente la carreggiata, incolonnare i corridori e poi dare il via libera alla corsa.

La situazione, purtroppo, è complicata: lassù si stanno verificando continue slavine che costringono gli operai a sgombrare nuovamente tratti già puliti. C’è un nivologo, Federico Rota, che sta monitorando costantemente la situazione della neve e proprio questo esperto non dà grandi speranze: «Purtroppo lo spessore della neve tende a calare molto lentamente e quindi le possibilità di far passare la corsa sinceramente le vedo molto basse».

C’è anche il problema ghiaccio che si è formato all’interno del tunnel, in alcuni punti segnato da grosse stalattiti e stalagmiti: un ostacolo in più da superare.

Se per il Mortirolo ormai è certo che non ci sarà alcun problema di transito, per il Gavia a quattro giorni dalla tappa, la situazione resta estremamente complessa e l’impressione è che la percentuale del 60% indicata da Mauro Vegni qualche giorno fa - «Al 60 per cento il Gavia si farà» - sia da rivedere al ribasso. Anche perché, purtroppo, il clima rema contro: nel fine settimana sono previste precipitazioni che lassù, ad oltre 2600 metri, sono sinonimo di altra neve in arrivo.

Copyright © TBW
COMMENTI
Gavia.
24 maggio 2019 14:10 canepari
Senza voler interferire in maniera assoluta con l’amico Mauro Vegni relativamente ai percorsi del Giro, bisogna accettare che a fine maggio che sopra i 2000 metri possa anche, talvolta, nevicare. Una soluzione potrebbe essere quella di provare ad andare a cercare le tappe decisive con ottimi dislivelli in una regione dove a maggio non nevica mai e partendo dal livello del mare sali per oltre 1000/1500 metri con salite vere, in sequenza, ravvicinate e strade anche belle. Praticamente tappe dolomitiche “vista mare”. Nessuno ci ha mai pensato, ma la Liguria, pur non vantando le “grandi storiche montagne” potrebbe avere i percorsi idonei per decidere la Corsa Rosa senza pericolo di dover "montare le catene"…. L'aspetto tecnico sarebbe conservato; certo che Caprauna, Cola di Garezzo e Beigua non hanno la STORIA e la fama di Gavia, Stelvio ecc.

X canepari
24 maggio 2019 14:27 lele
Il problema è la neve dell’inverno non quella che ci può essere il giorno della tappa.
Le tappe in alta montagna ci sono sin dalla notte dei tempi.
Il problema sono gli uffici preposti, la Provincia, Anas, che non programmano le cose per tempo.
Inutile parlare di miracolo e di asfalto rovinato dal gelo.
La strada faceva orrore anche l’estate scorsa ma se ne son ben guardati di intervenire ad ottobre e novembre quando c’era tutto il tempo possibile.
Poi non mi dicano che nel 2019 è un problema la neve!
Fino al 1914 il passo dello Stelvio era transitabile tutto l’anno!

caro lele,
24 maggio 2019 14:58 canepari
sono oltremodo contento che tu mi abbia spiegato le dinamiche degli accumuli nevosi. E' sempre costruttivo un contradditorio impostato su onestà intelletuale e cordialità. Se dobbiamo essere precisi, più che neve dell'inverno direi "neve della primavera" che è stata particolarmente generosa. A fine maggio, tuttavia, due metri di neve sul Gavia non sono rarità e sappiamo tutti che, se scende qualcosa dal cielo, spesso non è pioggia. Per quanto riguarda le strade rovinate 6 mesi di gelo estremo sono importanti. Io sono vecchio ma non ricordo che nel 1914 lo stelvio fosse percorribile d'inverno, tanto meno dalle biciclette....

X canepari
24 maggio 2019 15:21 lele
Scusa se insisto. Io vivo a Bormio e sono strade che conosco come le mie tasche. Si è vero che aprile è stato oltremodo nevoso ma la ditta preposta alla pulizia è salita per tutto l'inverno col gatto delle nevi per tenere la traccia sgombra aspettando un cenno dagli uffici. Se la Provincia dormiente si sveglia a metà maggio, capisci che allora tutto diventa un problema!

E il Vivione?
24 maggio 2019 19:09 AldoLocky
Non sarebbe stata la logica "riserva" del Gavia? Avrebbe comportato una deviazione dalla val Camonica e il superamento dell'Aprica. Così ci si sarebbe potuti avvicinare un po' di più alla tappa originaria.

Poco male
24 maggio 2019 23:33 pickett
Per com'era collocato Il Gavia,non sarebbe comunque servito anulla,tutti i big avrebbero atteso il Mortirolo per darsi battaglia.Comunque é assurdo inserire nel percorso passi così alti,che una volta su due devono essere annullati,quando sulle Alpi esistono tantissime salite + spettacolari e selettive che culminano a meno di 2000 metri.

Gavia non solo storia ma anche natura
25 maggio 2019 12:35 cicloglacier82
Provate almeno per una volta sola nella vite a salire sul Gavia e magari a fare una bella camminata verso il bivacco Ortles... forse capirete perché inserire il Gavia sia fondamentale per il giro d'Italia, non è solo storia ma natura, luogo che tal volta diventa inospitale ma è questo il bello del fare sport... altrimenti per fare 5000 metri di dislivello potrebbero pure fare 50 salitelle... poi se sarà il caso di non passarci bene... ci sarà il Mortirolo... quello che non capisco è perchè il piano B non preveda il doppio Mortirolo.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Un altro grande amico del ciclismo ci ha lasciato. Alexander Gufler era un ragazzo che in gruppo ci era stato: aveva corso tra i dilettanti con le maglie della Bibanese, della Egidio Unidelta e della Ciclistica 2000, arrivando alle soglie...


Il veloce ed esplosivo Javier Serrano continuerà almeno per un’altra stagione a vestire la maglia del Team Polti Kometa. Sarà la terza per lui in prima squadra dopo l’approdo nel 2022 nella formazione U23 e la promozione l’anno successivo. In...


Lo scalatore Cesare Chesini è il primo nuovo innesto della formazione 2025 ufficializzato dal Team MBH Colpack Ballan CSB. Il corridore, classe 2004, è nato l’11 marzo e risiede a Sant’Ambrogio Valpolicella, in provincia di Verona.Nel 2024 l’atleta si è...


Pantaleo ha realizzato “Il Sogno più Grande”: incontrare Vincenzo Nibali. Scelto tra centinaia di bambini italiani che hanno partecipato al concorso nazionale indetto da CONI e ITA Airways, il giovanissimo biker di Molfetta ha raccontato in un video tutta l’energia, la passione e...


Comincia il mese di dicembre e subito per gli appassionati arriva un gustoso regalo... Domenica 1° dicembre, infatti, su tuttobiciweb e Ciclosmo Live potrete seguire la diretta streaming del 45° Trofeo Mamma e Papà Guerciotti, uno dei più importanti appuntamenti...


Wout Van Aert è tornato dalla Spagna lo scorso weekend e questa settimana è nei Paesi Bassi per le giornate del team Visma-Lease a Bike, il cui programma includerà l’assemblaggio e le varie prove con adattamenti sulla bici, servizi fotografici...


Se nei viaggi o nei trail a cui avete preso parte in bikepacking avete notato che un manubrio particolarmente appesantito con una capientissima borsa non fa al caso vostro, vi consiglio di prendere in esame borse dalla capienza media,  nettamente più...


Jonathan Milan è riuscito nell'impresa che nessuno aveva mai centrato: è il primo corridore nella storia dell'Oscar tuttoBICI a conquistare il titolo sia nella categoria Professionisti che in quella dei Giovani. Nel Gran Premio Fondazione Molteni riservato ai professionisti, il...


Debora Silvestri ormai alla sfortuna ci ha fatto l’abitudine, anzi potremmo dire senza problemi che per qualche anno ci ha fatto addirittura l’abbonamento pieno. Tra cadute e squadre che chiudono l’atleta ventiseienne del team Laboral non era mai riuscita ad...


Consentire alle giovani cicliste di talento di crescere gradualmente e senza pressioni. È questo l’obiettivo primario di Nexetis, la squadra femminile costituita per volere della federazione ciclistica svizzera che è stata presentata ieri a Zurigo.L’equipe sarà affiliata nella Confederazione con...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024