PINEROLO. CONTI, CHIATELLINO E I DIECI CORRIDORI PIU' GRANDI DI SEMPRE

LIBRI | 13/04/2019 | 10:30
di Giulia De Maio

Ieri sera presso lo storico Hotel Regina di Pinerolo, che nella sua stanza numero 10 era solito ospitare il Campionissimo, si è tenuta la presentazione dell'ultimo libro di Beppe Conti FAUSTO COPPI Il primo dei più grandi. Nell'opera edita da Graphot il noto giornalista, ora volto di Raisport, ha messo in fila i 10 campioni più grandi di tutti i tempi, esclusi quelli ancora in attività, e chiesto a 23 personaggi che conoscono bene il mondo del ciclismo di spiegare la loro classifica.


Nel centenario della nascita di Fausto Coppi (15 settembre 1919) Conti non ha potuto far altro che mettere al primo posto l'Airone, davanti a Eddy Merckx, Gino Bartali, Bernard Hinault, Alfredo Binda, Jacques Anquetil, Felice Gimondi, Louison Bobet, Miguel Indurain e Marco Pantani, e per ognuno ha raccontato curiosi aneddotti che vanno dalla rivalità in corsa più accesa alle relazioni sentimentali che neanche Beautiful (vedi la storia di Anquetil, ndr).
 
Davanti a una platea gremita e interessata Beppe Conti ha spiegato: «Per me Coppi viene prima di tutti per la grandezza del personaggio, per i risultati ottenuti, l'epoca in cui ha gareggiato, le imprese realizzate, le emozioni suscitate tra la gente. Di Fausto si ricordano 10 fughe superiori ai 100 km, vinceva in pista come sull’Alpe d’Huez e in un periodo storico unico. Ha vissuto la tragedia della perdita del fratello, un amore che ha fatto discutere come non mai, ed è mancato troppo presto perchè ben tre medici hanno sbagliato la diagnosi del male che l'aveva colpito».
 
L'amico Elvio Chiatellino, che ha portato e porterà di nuovo in Piemonte tappe del Giro d'Italia e Tour de France, ribatte con i suoi migliori 10 di cui ricorda perfettamente risultati, piazzamenti, episodi che snocciola dimostrando grande sapere e una passionaccia incontenibile. «La storia del ciclismo ci dice che prima di tutto a rendere grande un campione sono le corse a tappe di tre settimane, poi le classiche. Numeri alla mano il primo posto deve essere occupato da Eddy Merckx, non ci sono storie. Poi ho messo Coppi, che giustamente è entrato nel mito, Hinault, Anquetil, Armstrong (gli hanno tolto certe vittorie, ma non le hanno assegnate a nessun altro perchè all'epoca correvano tutti nello stesso modo), Contador (anche a lui sono stati tolti dei grandi giri, che a mio avviso vanno considerati suoi), Bartali, Indurain, Binda e Gimondi».
 
Prima di firmare le copie del suo libro a chi si appresta a leggerlo, Beppe Conti ci ha regalato uno dei suoi "petardi" rivelando che è in corso una trattativa per portare la Grand Depart del Tour de France 2022 in Piemonte. Ad ascoltare in sala non sono mancati il professionista "di casa" Jacopo Mosca e Alessandro Cappella del Gs Alpina, che ha presentato la Granfondo Colle delle Finestre Sestriere del 21 luglio e l’Asietta MTB Marathon del 7 luglio. Quasi sicuramente non finiremo mai in un libro tra i più grandi corridori di sempre, ma tutti possiamo pedalare e divertirci sulle salite che li hanno resi mitici.
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