La data da cerchiare in rosso sul calendario è quella di domenica 7 aprile 2019. L’appuntamento è con la 71esima edizione del Trofeo Piva di Col San Martino, frazione del Comune di Farra di Soligo in provincia di Treviso.
Al lavoro da mesi, l’associazione ciclistica Col San Martino, presieduta da Angelo Guizzo, è ora pronta allo sprint finale che ancora una volta saprà portare al traguardo a braccia alzate il Piva 2019, la corsa ciclistica per dilettanti dalla vocazione internazionale, ribattezzata nel tempo come un vero e proprio “mondiale di primavera” per gli under 23.
Saranno 35 i team al via. Arriveranno da Austria, Bielorussia, Francia, Gran Bretagna, Kazakistan, Olanda, Principato di Monaco, Russia, Sud Africa e Svizzera. E per la prima volta nella storia anche dalla Colombia con il team Strongman. Senza dimenticare l’Italia con il Triveneto in primis.
Tanti i corridori pronti a darsi battaglia per una corsa che spesso nella storia si è rivelata essere un trampolino per il professionismo. Pedaleranno su un percorso rinnovato che Dopo la parentesi sul Montello del 2018, tornerà a pedalare sulle strade di casa tra i Comuni di Farra di Soligo, Vidor, Valdobbiadene e Miane.
“Stiamo entrando nel vivo della 71esima edizione del Trofeo Piva - spiega il presidente dell’Ac Col San Martino, Angelo Guizzo - e tutto sta procedendo per il meglio. Un doveroso ringraziamento va a tutti gli sponsor che continuano a credere nel Piva e a sostenerlo. Quest’anno si sono aggiunti alcuni partner importanti per dare linfa a un evento così importante nel panorama del ciclismo dilettantistico italiano e ormai internazionale".
Cresce l’attesa per il “mondiale di primavera”, quindi, ma intanto per smorzarla sul sito web della Ciclistica (
http://www.accolsanmartino.it/index.php) si possono trovare tutti gli aggiornamenti sulla nuova edizione del Piva.
Oltre a diversi contenuti dedicati alla storia dell’associazione e ai ricordi di un passato glorioso attraverso gli scatti memorabili del celebre “Circuito degli assi” di Col San Martino che per un ventennio, fino al 1984, andò in scena annoverando tra i vincitori, oltre al beniamino di casa Guido De Rosso, anche i nomi di Van Looy, Merckx, Knudsen, Dancelli, Gimondi, Motta, Basso, Moser e Battaglin
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