Per i ragazzi della Israel Cycling Academy Cicli De Rosa non poteva mancare una visita al Giardino dei Giusti di Gerusalemme durante il loro training camp in Israele. Dopo un allenamento di circa 180 chilometri, da Mash’abei Sedah alla capitale israeliana, tutti i corridori - con i nostri italiani Davide Cimolai e Riccardo Minali in prima fila - insieme ai direttori sportivi hanno reso omaggio ai Giusti tra le Nazioni, con un pensiero particolare a Gino Bartali.
Il nome di Ginetaccio è inciso nel museo di Yad Vashem, insieme a quello di tutti i non ebrei che, durante le persecuzioni naziste, hanno rischiato la vita per salvarne anche una sola di un ebreo. All’interno del manubrio della sua bicicletta, infatti, Bartali trasportò documenti falsi affinché gli ebrei potessero crearsi una nuova identità, ma tutto ciò è venuto a galla solamente diversi anni dopo la sua morte, avvenuta nel 2000.
Dal 2017 la squadra israeliana omaggia Bartali, correndo una volta all’anno da Ponte a Ema ad Assisi, tragitto percorso più volte dall’eroe italiano per salvare gli ebrei durante gli anni dell’olocausto. «La storia di Bartali è di grande ispirazione per noi – spiega il fondatore della Israel Cycling Academy, Ron Baron –. Ha dimostrato che si può essere uno degli sportivi più grandi della storia, e allo stesso tempo un grande essere umano. Ha combattuto contro i nazisti, è stato interrogato, ma è riuscito a salvare la vita di centinaia di ebrei. E tutto ciò non lo ha mai pubblicizzato, perché era dotato di grande moralità. La nostra squadra vuole rispecchiare questi valori e continueremo a rendere omaggio alla sua figura».
foto di Peter Kraiker
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