La FFC (Federazione Ciclistica Francese) dovrà risarcire per danni Christophe Bassons a causa della sospensione di un anno inflittagli nel 2012 per un omesso controllo antidoping.
Bassons, che oggi ha 44 anni, partecipava al campionato nazionale di marathon mtb, si era ritirato a 20 chilometri dal traguardo prendendo la via di casa ed era stato avvisato solo dopo ore della selezione per il controllo antidoping, quando ormai era sulla via di casa e non c’era più tempo per tornare a sostenere l’esame richiesto.
La FFC, allora presieduta da David Lappartient, gli aveva inflitto un anno di squalifica, l’ex prof aveva fatto causa per danni: in primo grado la FFC era stata condannata a pagare 27.200 euro di danni, ha presentato appello e ora è giunta la seconda condanna, con adeguamento della sanzione a 31.691 euro più 1.500 euro di spese legali.
Perché tanta attenzione per Bassons? Perché va ricordato che faceva parte della Festina tra il 1996 e il 1998 e ha sempre rifiutato di aderire al programma di doping di squadra e perché fu costretto ad abbandonare il Tour de France 1999, messo letteralmente al bando da gran parte del gruppo - capitanato da Lance Armstrong - per i suoi articoli su Le Monde nei quali criticava i regolamenti antidoping ed esprimeva la sua insoddisfazione.
Dopo l’addio al professionismo nel 2001, Bassons non ha smesso di pedalare dedicandosi alla mountain bike.