Un'assemblea con una grandissima partecipazione da parte dei direttori sportivi professionisti quella che si è svolta nella giornata di oggi, sabato 24 novembre al Convento Santa Lucia alla Castellina a Sesto Fiorentino. Un centinaio i tecnici che si sono dati appuntamento sulle colline fiorentine per l’annuale convegno dell’Adispro, tra le altre cose valido come corso di aggiornamento per i direttori sportivi dei professionisti. Un momento fondamentale di incontro fra tecnici del ciclismo, per un confronto sulle problematiche del mondo delle due ruote, sui nuovi regolamenti, Uci, e soprattutto sul rilancio della figura centrale del direttore sportivo.
I lavori del convegno sono stati aperti dal Presidente di Adispro, l'Avv. Davide Goetz, entusiasta per la folta partecipazione dei direttori sportivi, un segnale positivo in vista di una crescita associativa. Al termine dell'assembla è stato nuovamente riconfermato Presidente di Adispro. Nominato anche il nuovo consiglio direttivo composto dai confermati Luca Guercilena, Mario Chiesa, Bruno Cenghialta, Flavio Miozzo e dai neo eletti Andrea Peschi e Fabio Baldato.
"Siamo molto soddisfatti della partecipazione dei nostri associati e di come si è sviluppata la giornata di lavori. Voglio ringraziare i relatori che sono intervenuti e il Convento Santa Lucia alla Castellina che ci ha ospitati. Il nostro obiettivo è quello di sensibilizzare e aprire tavoli di discussione con i nostri associati su tematiche importanti che li toccano da vicino cercando poi soluzioni condivise. Come Associazione riteniamo che Il confronto sia fondamentale per crescere e per farsi portatori di interessi comuni nell'ottica di una crescita organica del nostro movimento“ ha dichiarato il Presidente Goetz.
Gli interventi
La giornata di lavori si è aperta con un interessante confronto tra Davide Cassani, commissario tecnico della nazionale professionisti e coordinatore delle nazionali italiane strada e pista, Paolo Bettini, ex Commissario Tecnico, Gianluigi Stanga ex direttore sportivo e team manager. Il tutto moderato dal giornalista della Gazzetta dello Sport, responsabile del ciclismo Luca Gialanella. Sono emersi aneddoti, racconti interessanti, in particolare modo da parte di Gianluigi Stanga che ha ripercorso la sua carriera a bordo dell’ammiraglia, rivivendo ricordi mai sopiti come le imprese di Gianni Bugno e Giambattista Baronchelli. E ancora le esperienze di Davide Cassani attualmente impegnato a far coincidere un lavoro sinergico tra nazionali minori, come juniores e under23 e nazionale dei professionisti per far crescere nuovi corridori e prepararli a un ciclismo moderno e di respiro internazionale. Interessanti i racconti di Paolo Bettini nel suo ruolo da commissario tecnico dopo la prematura scomparsa di Franco Ballerini soffermandosi inoltre sui preziosi consigli di Alfredo Martini. Sul piano squisitamante tecnico si è dibattuto sugli attuali rapporti tra direttore sportivo e commissario tecnico e sulle sinergie necessarie per una crescita organica del movimento.
Successivamente l’intervento del professor Giovanni Tredici, responsabile della clinica mobile del Giro d’Italia e di Rcs che ha snocciolato dati su cadute, e statistiche sulla sicurezza in corsa, dopo la riduzione del numero di corridori partenti in base alle nuove disposizioni della Uci. Assieme al Dottor Tredici, Raffaele Babini, direttore di corsa internazionale di direttore di organizzazione ha parlato di sicurezza in gara e in allenamento per i corridori, trattando di normative del codice della strada, normative alle quali si devono attenere i ciclisti in genere e i corridori. Il dato emerso sulla riduzione del numero di atleti in gara voluta dal Uci indica che allo stato attuale non è ancora possibile valutare oggettivamente la bontà della riforma. Importante anche l'intervento dell’ex corridore e commentatore televisivo Riccardo Magrini che ha aperto un dibattito sull'incidenza delle nuove tecnologie quali i freni a disco sulla dinamiche di gara.
Nel tavolo successivo Paolo Slongo, allenatore e direttore sportivo di Vincenzo Nibali e della Barhain-Merida, Daniela Isetti vicepresidente federale vicario e responsabile dei tecnici, hanno illustrato i diversi ruoli dei direttori sportivi, dei tecnici e dei preparatori, sottolineando la differenza dei livelli e soprattutto valutando le eccellenze italiane in campo di formazione dei tecnici, un fiore all'occhiello del ciclismo tricolore. Fondamentale l’intervento di Stefano Piccolo segretario della Lega Ciclismo Professionisti per chiarire le differenze regolamentari e gli inquadramenti nazionali e internazionali di preparatori e direttori sportivi. Su questo si è inserito l’intervento di Paolo Slongo che ha citato la sua esperienza personale.
Diego Bragato del settore Studi della Federazione Ciclistica Italiana ha poi illustrato il lavoro del settore studi stesso in collaborazione con le squadre nazionali su strada e pista partendo dalla categoria juniores a salire con i professionisti, snocciolando i risultati affrontando l’argomento della nuova riforma Uci e dei riflessi sul mondo del professionismo con gli interventi chiarificatori di Luca Guercilena Team Manager della Trek - Segafredo, Stefano Piccolo della lega Ciclismo Professionisti e Giusy Vierelli di Rcs.
I relatori ha inoltre analizzato alcune dinamiche del mondo femminile grazie agli interventi di Giusy Virelli, responsabile del ciclismo femminile per RCS e di Giuseppe Rivolta, organizzatore del Giro d’Italia donne, realtà costantemente in crescita.
A conclusione dei lavori Paolo Pavoni vice segretario generale Fci e responsabile antidoping ha intrattenuto i tecnici facendo una panoramica sulle normative antidoping.
Ha chiuso le relazioni l'intervento di Flavio Miozzo sulle prospettive previdenziali dei direttori sportivi.
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