Il “Treno di Forlì” Ercole Baldini, più attuale che mai. Oltre settecento persone provenienti da tutta Italia, sono intervenute alla festa per la ricorrenza del 60° anniversario dell’anno d’oro del campione. Ad organizzare l’evento, sabato scorso, l’Unione Ciclistica Scat, la società che portò, nel 1951, il futuro “Treno” al ciclismo. Nella Città di Forlì, ovviamente, sono ancora vivi gli echi di una manifestazione che ha dimostrato, ancora una volta, la popolarità, la stima e l’affetto verso Baldini, da parte del mondo del pedale e sportivo in generale.
Perché Ercole, non è stato solo un grandissimo atleta, ma pure un dirigente d’evidenza, in una fase delicata della storia non lontana del ciclismo, nazionale e internazionale. Aspetti che sono stati richiamati in tanti interventi di chi, fra quell’autentica massa di partecipanti, sono stati chiamati da Marco Pastonesi, conduttore della festa, a prender la parola. Ed a proposito di presenzianti, è significativo ricordare che hanno preso parte all’evento, una sessantina di ex professionisti, fra i quali, in rigoroso ordine alfabetico: Vittorio Adorni, Marino Amadori, Franco Balmamion, Davide Cassani, Roberto Conti, Luciano Dalla Bona, l’ex iridato della pista Walter Gorini, Pietro Guerra, Aldo e Francesco Moser, Gianni Motta, Guido Neri, Arnaldo Pambianco, Roberto Poggiali, Morena Tartagni, Livio Trapè, Marino Vigna e Italo Zilioli.
Dirigenti come Renato Di Rocco, Presidente F.C.I. e Bruno Grandi, Presidente Onorario della Federazione Mondiale di Ginnastica, industriali come Valentino Campagnolo, nonché diversi giornalisti. Insomma, decine di motivi per rendere fiero il “deus ex machina” dell’U.C. Scat, Gino Garoia.