Emozionato e fasciato dalla bandiera del Galles, Geraint Thomas ha fatto "a braccio" il suo discorso pubblico sul podio finale di Parigi. «Non sono bravo con le parole quindi mi perdonerete, sarò breve. Devo ringraziare il mio team, i direttori, lo staff, i corridori (simpatico il siparietto, con Froome e Dumoulin a suggerirgli i nomi dei compagni che per l'emozione non gli venivano in mente, ndr), in particolare Froomey per cui ho sempre nutrito un grande rispetto. Ho iniziato a correre guardando questa corsa, quando tornavo a casa da scuola. Da bambino sognavo di parteciparvi, è succeso 12 anni fa, ora sono qua in maglia gialla e mi sembra assurdo, irreale. Essere sul podio del Tour de France con due campioni come Tom e Chris è un sogno realizzato. Ringrazio il pubblico per il sostegno. E mia moglie, cavoli, stavo per dimenticarmene... Infine voglio dire a ognuno di voi di inseguire i vostri sogni perchè se ci credi davvero e lavori duramente per concretizzarli, si esaudiscono. Vivrai momenti esaltanti e terribili prima di quel momento, finirai in ginocchio, io sono finito a terra un sacco di volte, ma con il duro lavoro tutto è possibile. Grazie a tutti, vive le Tour» ha detto G con la sua scintillante maglia gialla prima di far cadere il microfono da vera star e iniziare la meritata festa.
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