Venti giorni fa non ci credeva nemmeno lui, di arrivare in fondo al Tour. Era la prima tappa e Lawson Craddock finiva a terra sulle strade della Vandea. Al traguardo, una maschera di sangue, ma il vero problema era un altro, vale a dire una microfrattura alla scapola. Di fare le valigie Craddock non ne ha voluto sapere: ha cominciato a pedalare in fondo al gruppo, giorno dopo giorno, con un fine benefico. «Per ogni giorno che riuscirò a correre qui al Tour, verserò 100 dollari a favore del velodromo di Houston per l'attività giovanile». E in alcune giornate, come l'Alpe d'Huez, ha raddoppiato la posta. Ora l'avventura è finita e tagliando il traguardo della crono il texano della EF Drapac si è lasciato andare ad un pianto liberatorio. Le lacrime dell'eroe...
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