Il suo sogno "amarillo" non si è ancora concretizzato e non si concretizzerà nemmeno quest'anno, ma oggi Nairo Quintana ha ricordato a tutti di essere uno dei migliori scalatori in circolazione. Scattato a 14 km dalla vetta del Col du Portet, il 28enne colombiano della Movistar, ha tagliato il traguardo in solitaria a braccia alzate e commentato così la sua seconda vittoria di tappa al Tour de France: «Nei giorni scorsi non ho avuto buone sensazioni, purtroppo ho perso tempo per la classifica generale, ma fino alla fine ho creduto di poter lasciare il segno in questo Tour e oggi ci sono riuscito con questa vittoria di tappa. Per le mie caratteristiche emergo nella terza settimana, abbiamo vissuto una giornata perfetta, la squadra dopo tanta confusione è stata impeccabile. Valverde è andato all'attacco, Soler ha tirato alla grande il gruppo, rendendo la tappa più difficile di quanto già fosse. Sapevamo che il terreno avrebbe sorriso agli scalatori puri. Per me è stato davvero emozionante vedere tanti tifosi colombiani sulla salita finale, dovunque corro arrivano, mi motivano moltissimo, così come le preghiere della mia famiglia e il supporto degli amici. Grazie a tutti loro e ai miei compagni di squadra».
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