Il primo successo italiano al 55° Giro della Valle d'Aosta è firmato da Alessandro Fedeli. Il portacolori della Trevigiani Phonix Hemus 1896 si è aggiudicato la terza e penultima tappa con arrivo a Champoluc, anticipando il kazako Vadim Pronskiy e il danese Wisly Gregaard. Il 22enne veronese, in questa stagione già vincitore del Trofeo Edil C di Colecchio e del Gp Liberazione di Roma, ha aggiunto al suo curriculum un altro sigillo prestigioso per la gioia del presidente Ettore Renato Barzi.
«Fin dalle prime battute, ha preso il largo una fuga di 18 corridori, tra cui i nostri tre italiani Fedeli, Mazzucco e Zana. La tanta salita in programma ha determinato una selezione naturale. Fabio e Filippo si sono sacrificati per Alessandro, che nel finale è rimasto con solo due avversari. Ha attaccato in salita e in discesa, finché non è riuscito a fare la differenza sul Col de Joux. Ha percorso gli ultimi 15 km da solo, ma è stato in fuga praticamente per 160 km. Una bellissima azione che ha ripagato con il risultato pieno un grande lavoro di squadra» racconta Mirko Rossato che l'ha guidato in ammiraglia.
«Non ho mai saltato un cambio, mentre altri hanno fatto i furbi. I miei compagni mi hanno aiutato tanto, devo ringraziarli. Quando sono rimasto con due ragazzi della Dimension Data, nonostante fossero in superiorità numerica non collaboravano così ho accelerato a ripetizione in salita e ho dato il massimo anche in discesa. Quando finalmente sono riuscito a staccarli sono andato "a blocco" fino al traguardo. Una dedica? Questa vittoria è per me e per i tanti sacrifici che affronto ogni giorno sognando di passare professionista. Non sono ancora riuscito a trovare un contratto, tra gli Under 23 nessuno se lo merita quanto me» aggiunge il vincitore di giornata, che domani prenderà parte alla tappa conclusiva Valtournenche - Breuil Cervinia con i compagni Fabio Mazzucco, ieri secondo nella seconda tappa, Filippo Zana, Nacho Montoya e Abderrahim Zahiri, 10° in classifica generale.
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