E’ la frazione che chiude il Giro d’Italia under 23 “Giovani Promesse” e che chiama al confronto – giudice inesorabile il cronometro – i pretendenti al successo di tappa e soprattutto i protagonisti della corsa, impegnati a guadagnare o a difendere, posizioni della graduatoria finale.
Un Giro d'Italia che ha regalato sorprese a iosa, come ha mostrato anche la semitappa di questa mattina che ha cambiato una volta di più il volto della classifica generale.
Una conclusione dura, impegnativa, quella che attende i corridori, con una prova individuale a cronometro sulla distanza di km.21,200 con altimetria e percorso che non lasciano respiro chiamando i protagonisti al massimo impegno con diverse variazioni di ritmo.
Partenza e arrivo sono a Cà del Poggio, nel comune di San Pietro di Feletto, comune sparso con sede comunale nel borgo di Rua di Feletto. Sorge nella piacevole e distesa zona collinare, coperta da vigneti, soprattutto del vitigno prosecco, a nord ovest di Conegliano. Presenta abitati caratteristici nelle diverse contrade con esempi di rilievo di architetture religiose e civili di buona fattura che lo propongono pure quale distensiva meta turistica.
Il Muro di Cà del Poggio è una salita relativamente breve, di km. 1,300 con notevole pendenza, attorno al 15% e pure una punta al 18%, entrato assai recentemente nel panorama del ciclismo, associabile ai muri fiamminghi e bretoni. E’ considerata quale salita emblema della terra del Prosecco, conosciuta da tutti gli appassionati della zona, percorsa nell’ultimo decennio anche dal Giro d’Italia, maschile e femminile, dal campionato italiano professionisti del 2010 e da varie manifestazioni giovanili e amatoriali.
La partenza è in discesa passando per Rua e Bagnolo, dove termina il tratto in discesa e quindi Casotto, tutte frazioni del comune di San Pietro di Feletto. Si prospetta l’ascesa breve ma sensibile con percentuali attorno al 12%, per Manzana, località già nel territorio comunale di Vittorio Veneto, al confine sud e quindi, su ondulazioni da affrontare, l’altra frazione di Cozzuolo, dove è stabilito il rilevamento dell’intertempo e un’altra ascesa verso Confin, tutte località nell’ambito comunale di Vittorio Veneto.
Si scende dolcemente verso Ponte di Maset, nella zona di Corbanese, frazione del comune di Tarzo. Ancora in discesa per il rientro nel territorio di San Pietro Feletto, dove alla rotatoria, quota m. 102, iniziano i m. 900 finali, già descritti, che conducono ai m. 216 di Cà del Poggio dove è posto il traguardo finale.
Sul piano tecnico è prospettata una novità dagli organizzatori: dare il via degli ultimi concorrenti – ossia i primi della classifica generale – non a distanza di un tempo prefissato ma con il distacco reale della classifica.
E' una proposta di soluzione intrigante e innovativa prospettata al vaglio degli organi preposti in materia dall’Unione Ciclistica Internazionale. Proposta accettata.
Una cosa è certa: tutti protagonisti che saliranno sul podio per le differenti classifiche avranno, come si usa dire, il “fiato corto” poiché fino all’ultima pedalata i corridori sono chiamati dalla natura del percorso a dare tutto, proprio tutto, delle forze rimaste.
Sono giovani e recuperano presto le ”Giovani Promesse”, a livello internazionale, che daranno il meglio sulle strade del Giro d’Italia under 23, giovane ma già prestigiosa vetrina ed obiettivo del meglio del ciclismo mondiale della categoria.
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