ROUBAIX, I NUMERI DI UNA CORSA UNICA

PROFESSIONISTI | 06/04/2018 | 07:26
Un fascino senza tempo, una corsa fuori dagli schemi, un sentiero disseminato di pietre che porta il suo dominatore dritto nell'olimpo del ciclismo. È la Parigi-Roubaix, affascinante perché anacronistica, amata perché unica, odiata perché durissima, imprevedibile, impietosa.

PIETRE. Sono 257 i chilometri che porteranno da Compiegne al mitico velodromo di Roubaix, 54,5 i chilometri da percorrere sulle pietre in ventinove settori. Una distanza che equivale a percorrere 28 volte i Campi Elisi e che vedranno i ciclisti "saltare" su qualcosa come 6.076.000 cubi di pietra nera, grossolanamente squadrati, taglienti, traditori.

Nel 2017 quasi un corridore su due si è ritirato nella corsa che nella storia solo Roger De Vlaeminck e Tom Boonen hanno conquistato per 4 volte.

QUESTIONE DI ETÀ. Il più giovane vincitore della storia è stato Albert Champion nel 1899, eroe a soli 20 anni, il più anziano Gilbert Duclos Lassalle, in trionfo a 38 nel 1993 beffando Franco Ballerini.

CENTIMETRI E MINUTI. Il vantaggio minimo che ha assegnato una vittoria è stato di un centimetro, quello che ha separato nel 1990 Eddy Planckaert e Steve Bauer. Il vantaggio più ampio è stato di 28 minuti, colto da Maurice Garin su Auguste Stephane nel 1898.

PAESE CHE VAI. 56 le vittorie belghe, 28 quelle francesi. L'Italia è a quota 13 ma l'ultimo successo tricolore risale ormai al 1999, firmato da Andrea Tafi. Prima di lui due volte Garin, Jules Rossi, Serse Coppi (ex aequo con Mahé), Fausto Coppi, Antonio Bevilacqua, Felice Gimondi, tre volte Moser e due Ballerini.

PER LA CRONACA. I francesi non sono d'accordo con i numeri che abbiamo appena dato e nelle statistiche continuano a segnare 30 vittorie per loro e 11 per l'Italia, appropriandosi di quelle di Garin ma il contadino valdostano, quando le ha ottenute, non aveva ancora optato per la nazionalità francese. Quindi...

I NUMERI. Gli spettatori sulle strade sono uomini per il 68% e donne per il 32% e si appostano in media per 4 ore e 30 per aspettare il passaggio della corsa. Il 39% di loro sceglie la Roubaix per l'ambiente, per essere partecipe di una grande festa che va aldilà dello sport. C'è anche la carovana composta da 27 automezzi in rappresentanza di 10 grandi marchi: in una giornata distribuiscono qualcosa come 70.000 gadget. Se non potete essere lassù, nel nord della Francia, non preoccupatevi: ci sono 190 emittenti televisive che trasmetteranno l'evento nel mondo.

Signori, mettetevi comodi: arriva la Roubaix...
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