Ritorna dopo un letargo durato vent’anni la regina delle cronoscalate. Sabato 7 ottobre sulle rampe che videro Fiorenzo Magni affrontare “le Orfanelle” con un tubolare tra i denti rinascerà la Bologna San Luca.
Due chilometri che tolgono il fiato con la strada sempre oltre il 10% e strappi che arrivano al 24%; due chilometri per confrontarsi con i grandi e misurarsi con se stessi.
Un grande sforzo organizzativo per la S.C. Sergio Dalfiume che ha raccolto con slancio la proposta del Movimento Ciclistico Bolognese di far rivivere una manifestazione che è stata da sempre un fiore all’occhiello del Ciclismo regionale e non solo.
Una occasione per ricordare l’amico Giovanni Paolini che fu mentore e artefice delle ultime cinque prove disputate.
6’08” il record da battere per chi vorrà entrare nel vivo della competizione.
Allievi, Juniores, Under 23, Elite e Amatori sono le categorie chiamate a percorrere i 2200 metri che separano la Torre di Maratona al sagrato della Basilica.
Iscrizioni per le categorie agonistiche F.C.I. tramite la procedura Federale (fattore K) ID 141922.
Per le categorie amatoriali è aperto il portale di SMS-Sport all’indirizzo http://www.sms-sport.it/
A breve saranno individuati recapiti dove poter iscriversi direttamente.
Appuntamento per Sabato 7 ottobre con le categorie amatoriali; il primo concorrente partirà dalla piazza della Pace antistante lo stadio Comunale di Bologna alle ore 13 . A seguire le categorie agonistiche.
L’arrivo dell’ultimo corridore è previsto attorno alle ore 17.
A seguire, sul il palco di lancio saranno effettuate le premiazioni con la consegna della maglia dedicata e di un’opera in bronzo ideata per l’occasione dall’artista bolognese Claudio Pesci già presidente della Fondazione Fausto e Serse Coppi di Castellania (AL); un’opera unica della quale il calco originale sarà offerto da una delegazione di ciclisti giovanissimi bolognesi al Santo Padre in occasione della sua visita a Bologna il primo ottobre.
Si preannuncia un grande evento per l’unica manifestazione FCI interamente in suolo Bolognese.
Franco Chini
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