IL CASO 1 - MONFUMO: O PAGATE O DI QUI NON SI PASSA

DILETTANTI | 04/08/2017 | 07:16
«Se pagate, la corsa può passare, altrimenti no». Più o meno questo è stato il tono della richiesta presentata dal Comune di Monfumo - 1400 anime alle porte di Treviso - agli organizzatori del Gran Premio Sportivi di Poggiana, classico appuntamento d’agosto per gli Under 23.

«Non mi era mai successo - confessa il presidente del comitato organizzatore Giampietro Bonin - e quasi non i volevo credere. Mille euro di cauzione per transitare dal comune di Monfumo. La nostra corsa attraversa dieci comuni, cosa accadrebbe se tutti ci chiedessero soldi? È impensabile, incredibile, inconcepibile».

E ancora: «Non riesco proprio a capire il perché di questa richiesta. Noi come Unione Ciclistica Asolo Bike Poggiana abbiamo una nostra assicurazione che va a sommarsi a quella della Federciclismo. Ci sentiamo quindi assolutamente sicuri nel dire che siamo coperti da eventuali danni o incidenti che possono capitare. Perché chiedere mille euro di cauzione? Quali danni può mai causare una corsa ciclistica?»

Infine affidata a Facebook la decisione finale: «Questo e' il nostro pensiero riguardo la cauzione di 1.000 euro chiesta dal comune di Monfumo per il passaggio del GP di Poggiana nel loro territorio. Pur non condividendo questa imposizione abbiamo comunque deciso di versare la cauzione perche' a una settimana dalla gara non potevamo mettere a rischio lo svolgimento del 42' GP Sportivi di Poggiana. #avantitutta».

Un precedente pericoloso che rischia di infliggere un colpo gravissimo a tutto il movimento ciclistico italiano. Un precedente riguardo al quale serve una immediata presa di posizione da parte del governo del nostro sport, non solo di quello del ciclismo.

a cura della redazione di tuttobiciweb.it
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COMMENTI
4 agosto 2017 09:18 foxmulder
Siamo alla canna del gas. Questo è un Paese dove, con la scusa della crisi (e sottolineo "scusa" perché di quattrini, se usati bene e non "mangiati" ce ne sarebbero per fare le cose per bene) qualunque ente pubblico si sente autorizzato a spillare quattrini a chicchessia. Un'organizzatore deve già sostenere costi (sacrosanti) relativi allo staff medico e ad altri mille adempimenti burocratici. La pressione fiscale che abbiamo dovrebbe essere sufficiente a coprire le altre spese. Adesso potete darmi del qualunquista populista. Alla prossima nefandezza... Ciao.

4 agosto 2017 11:31 bianconero
viene richiesto un assegno a garanzia affinchè la società che organizza la manifestazione verifichi che non vengano lasciati rifiuti, borracce, immondizia varia lungo il percorso....se tutto è in ordine viene restituito....

4 agosto 2017 15:04 tempesta
L´AFRICA NON E LONTANA.

già l'(a)FRICA
4 agosto 2017 20:16 geom54
forse, probabilmente, quasi certamente, senza ombra di dubbio il risultato di quanto è la negatività evidente di gran gran parte di questo continente e mi fermo ........

già l'(a)FRICA 2
4 agosto 2017 20:20 geom54
sarà che l'altra manifestazione è per solidarietà a favore o contro un particolare genere di animali ......

Forte con i deboli, debole con i forti
5 agosto 2017 08:54 gigo
Un classico dell\'apparato statale italiano. Perché non chiedere la stessa cauzione alle società di calcio? O ai partiti politici? o alla lobby gay prima del gay pride? Eh no!!! Sommossa popolare, interrogazioni parlamentari ecc....

gare
6 agosto 2017 11:35 siluro1946
E pensare che non molto tempo fa erano i Comuni che pagavano per avere le gare sul loro territorio. Ma allora eravamo un popolo, evidentemente chi governa in quel comune è un corpo estraneo al tessuto sociale. Tra non molto anziché sognare gli Stati Uniti o Londra, sogneremo Tunisi, Pretoria, Rabat ecc.

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