PISTA | 17/07/2017 | 08:34
Da quel magico 15 agosto dell’anno scorso, quando a
Rio
de Janeiro vinse l’oro olimpico nell’omnium, Elia Viviani non aveva più
gareggiato in questa disciplina (che nel frattempo è passata da sei a
quattro
prove, con la novità della “tempo race”). Il primissimo omnium da
campione
olimpico lo ha disputato al Velodromo Francone di San Francesco al
Campo,
nel contesto della 6 Giorni di Torino. E lo ha vinto (con 123 punti), al
termine di una emozionantissima corsa a punti finale che ha visto il
fuoriclasse veronese imporsi grazie alla vittoria nell’ultimo sprint,
dopo che il
kazako Assylkhan Turar aveva rischiato di soffiargli il successo con un
coraggioso attacco da lontano, ma è stato ripreso prima dell’ultima
volata (a
punteggio doppio) e si è dovuto accontentare della terza piazza (con 113
punti),
alle spalle anche di Francesco Lamon (114). L’omnium faceva parte del
programma
di gare internazionali Uci che assegnano punti per le qualificazioni a
mondiali
e Olimpiadi, ed ha visto ben 31 atleti al via. A vincere lo scratch è
stato l'argentino Velasquez davanti a Scartezzini, mentre la tempo race è
andata a Lamon e Viviani ha fatto sua l'eliminazione, prima del gran
finale con la palpitante corsa a punti.
Lamon e Viviani che, in maglia della Cooperativa Sociale
Quadrifoglio, continuano a guidare anche la classifica generale della 6 Giorni
di Torino con 87 punti, davanti ai fratelli greci Christos e Zafeiris Volikakis
(CR Technology), saliti a 69, che stasera hanno abbassato nuovamente il record
della pista, portandolo a 21”535. A vincere l’americana che ha chiuso la serata
sono stati poi i cechi in maglia Bersano Jiri Hochmann e Jan Kraus (decisiva l’ultima
volata, che li ha portati a 13 punti), davanti agli irlandesi Felix English e
Marc Potts (Mediolanum) e a Viviani-Lamon. Quarta piazza per i fratelli
Volikakis, che come le altre due coppie hanno totalizzato 11 punti, ma decisivo
è stato l’ordine d’arrivo dell’ultima volata.
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