GIRO. NEL CUORE DELLA SARDEGNA. SEGUI IL LIVE

PROFESSIONISTI | 06/05/2017 | 07:44
Vincitore a sorpresa, al di fuori di ogni pronostico, nella frazione inaugurale del Giro d’Italia n. 100 sul traguardo di Olbia. E’, infatti, l’austriaco Lukas Postlberger che anticipa di giustezza il gruppone regolato in volata dall’australiano Caleb Ewan, impegnato nella sua tipica volata alla Ferdinando "Nando" Terruzzi, in “fuorisella”, rialzato e proteso in avanti, con il naso quasi a sfiorare il tubolare, come il milanese grande e spettacolare protagonista delle Sei Giorni che aveva questo “numero” nel suo personalissimo repertorio di specialista dei tondini.

Lukas Postlberger, venticinque anni, professionista dal 2015 sempre nella formazione tedesca della Bora, è così il primo austriaco a vincere una tappa al Giro e pure a vestire la maglia rosa con un’azione da “finisseur” mettendo a frutto il “buco” creato al chilometro finale che gli inseguitori non sono riusciti a chiudere. Il vincitore era impegnato a pilotare nella volata un compagno ma ha continuato, da solo, a tutta, quando ha messo a fuoco la possibilità del colpaccio.

I velocisti potrebbero rifarsi già oggi - per Unibet il favorito è Gaviria a 4.75, seguito da Ewan, Greipel e Modolo, ma le sorprese al Giro d'Italia sono sempre dietro l'angolo.

La seconda frazione riparte da Olbia e, dopo 221 km., raggiunge il traguardo, inedito di Tortolì, sempre sul mare. Il tracciato però si sviluppa per la maggior parte nell’entroterra con un profilo segmentato, dove la pianura in pratica non esiste.

Dalla Gallura si passa al Nuorese toccando Loiri, Alà dei Sardi, quindi Buddusò, primo traguardo volante. Si entra nella provincia di Nuoro incontrando Bitti, nella parte settentrionale della Barbagia, quindi salita verso Orune, discesa con varie curve e immediata risalita verso Nuoro, il capoluogo della provincia, GPM di 3^ cat. a m. 549. Sovrasta la caratteristica città che ricorda il premio Nobel per la letteratura (1926) Grazia Deledda, la sagoma severa del Monte Ortobene. Il tracciato scende su Oliena, ricca di murales, quindi Dorgali, dove inizia la salita verso il GPM di 2^ cat. di Genna Silana, m. 1002, già sede di tappa del Giro di Sardegna che ricorda pure un’impresa – una delle tante – di un giovanissimo Eddy Merckx.

Segue una lunga discesa di oltre 20 km, passando per Baunei e che termina in località Girasole, con spettacolari visioni paesaggistiche, che il “Garibaldi” qualifica come “molto veloce – piuttosto articolata in alcune parti – con fondo in ottime condizioni”. L’aggettivo “articolata” può essere interpretato anche come impegnativa. La pianura si ritrova negli ultimi 10 km, con il mare, nella zona industriale di Tortolì, con ampie strade con rotatorie e, a poco meno di 2 km. dal traguardo, la carreggiata stringe e prospetta i m. 1800 el rettilineo d’arrivo con m. 7,50 di carreggiata utile.

Lo sviluppo della tappa consentirà d’avere vedute di particolare suggestione dell’entroterra attraversato dalla gara, nella parte nord orientale della Sardegna, per terminare sulla costa tirrenica di Tortolì che accompagna, alle tradizionali attività agricole e della pesca, un settore terziario sviluppato nel turismo balneare e in vari altri settori. Nel suo esteso territorio comprende pure l’industre località di Arbatax con un attivissimo porto.
E’ l’esordio della cittadina nella corsa rosa che, come per tutta la costa occidentale sarda, ha richiami paesaggistici - marini soprattutto - di peculiare pregio e valenze.

Giuseppe Figini

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