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La O Gran Camiño 2025 ha visto tanti andare a casa soddisfatti: Derek Gee (vincitore della cronometro e della maglia gialla), Magnus Cort Nielsen (autore di una tripletta condita con il successo nella classifica a punti e il 3° posto della generale), Sergio Chumil (vittorioso nella frazione regina), Davide Piganzoli (2° dietro a Gee in classifica) ma anche la Emesports di Ezequiel Mosquera, gruppo organizzatore della corsa a cui, da responsabile delle relazioni con squadre e corridori, ha dato una mano importante anche Oscar Pereiro.
Proprio a lui ci siamo rivolti per tirare le fila di una manifestazione che quest’anno ha compensato i “no” ricevuti da molti campioni e squadre presentando molteplici novità.
Qual è il tuo bilancio di questa O Gran Camino 2025?
“La cosa più importante è che in questa edizione abbiamo trovato il sole e il bel tempo tutti i giorni. I corridori hanno sempre reso la corsa accesa e combattuta e per questo oggi non possiamo che essere felici. Nelle ultime due stagioni avevamo sofferto tanto mentre questo anno è filato davvero tutto liscio e penso che possa essere una buona cosa per quello che questa corsa vuole arrivare a essere. Al via dal Portogallo, avevo la sensazione che il livello fosse più basso rispetto a quello dell'anno scorso e, invece, alla fine credo che la gara sia risultata più interessante ed equilibrata”.
Parlando di futuro, cosa ci possiamo aspettare per l'anno prossimo? Un nuovo poso in calendario magari?
“Dobbiamo valutare bene il quadro generale e capire se ci sarà la possibilità di salire di livello. Penso che, considerati gli sponsor, l’organizzazione e il percorso, quella che mettiamo in piedi sia una gara di ciclismo molto importante. Dobbiamo crescere senza che nessuno ci dica che non possiamo farlo”.
Che ne pensi di Derek Gee?
“Parliamo di un corridore che è arrivato nono all'ultimo Tour de France. Guardando i vincitori direi che siamo stati molto fortunati: il primo anno ha vinto Valverde, il secondo e il terzo anno Vingegaard, quest’anno lui. Sono tutti grandi corridori quelli che hanno vinto. Derek Gee sono sicuro sarà uno di quelli che in futuro lotterà per il podio del Tour, per noi è troppo importante che un corridore come lui abbia vinto qua ma non c’è stato solo lui. Abbiamo visto tanti corridori buoni come Piganzoli, il vincitore della maglia bianca Soenens...questi sono tutti giovani che sfruttare gare come questa per mostrare al mondo le loro qualità”.
Ci possiamo aspettare l’aggiunta di un sesto giorno di corsa nei prossimi anni?
“Io penso di no. Il formato con 5 tappe è perfetto: una per ciascuna delle quattro province da cui la Galizia più una per il vicino Portogallo che è legato anch’esso al Cammino Santiago. Quindi non penso che aggiungeremo altro. L’obiettivo della gara è salire di categoria”.
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