QUEL SILENZIO ASSORDANTE SULLA ZALF (E NON SOLO)

TUTTOBICI | 15/11/2024 | 11:48
di Pier Augusto Stagi

Non se ne sono accorti, hanno fatto fatica a ritrovarla e si fa fatica a parlarne, difatti non se ne parla più. Silenzio prima, silenzio durante, silenzio ancora adesso. La morte della giovane Muriel Furrer, la 18enne juniores morta ai mondiali di Zurigo ha dell’incredibile, ma quello che colpisce è il totale silenzio da parte dei più importanti stakeholder, come dicono quelli bravi, compresa la presunta associazione mondiale dei corridori che dovrebbe occuparsi di queste disgrazie, ma se ne guarda bene dal farlo: guai a disturbare il manovratore.


Non una parola durante la rassegna iridata, che era cominciata con il lamento di alcuni corridori professionisti che avevano stigmatizzato alcuni tratti di discesa particolarmente pericolosi. La soluzione da parte degli organizzatori era stata semplicemente geniale: non modificare il percorso o metterlo in sicurezza, ma fare in modo che quei tratti non fossero ripresi e quindi visti in televisione. Nessuna parola o nota, invece, nei giorni successivi alla tragedia di questa povera ragazza, caduta in un tratto dritto e veloce e rimasta agonizzante per quasi un’ora nel bosco senza che nessuno vedesse nulla.


Non invito nessuno alla lotta, ma semplicemente a fare quello per cui questi pseudo rappresentanti dei corridori sono stati eletti: chiedere lumi e rispetto. Fare in modo che ciò che è accaduto non si ripeta mai più. Cercare in ogni caso la verità e le responsabilità, se ce ne sono. Qui, invece, noto solo un sinistro e sospetto silenzio. Temo che non si tratti di mancanza di volontà, ma ancor peggio, di accidia.

LA ZALF SMETTE… SILENZIO. L’annuncio è del 4 settembre scorso: dopo 43 anni - dicasi quarantatré - la Zalf Euromobil Desirée Fior dà il proprio addio alle corse. Quarantatré stagioni costellate da oltre 1.500 successi su strada, più di 140 ragazzi accompagnati al professionismo. Otto titoli mondiali, 3 titoli europei, 30 titoli tricolori, insomma per anni una vera eccellenza, un punto di riferimento per il ciclismo giovanile italiano e regionale. Un esempio per tutti, tanto è vero che per anni i migliori corridori nazionali e non solo, lì, alla corte di Luciano Rui volevano andare. Bastava dire Zalf e avevi detto tutto.
Ora un addio che era nell’aria, ma ugualmente ci rattrista: ci sta. Anche questa, però, è una storia fatta di silenzi: nemmeno un cenno di ringraziamento per quanto fatto dalla famiglia Lucchetta (Gaspare, Antonio, Fiorenzo e Gian Carlo) e da Egidio Fior in questi 43 anni da parte della Federazione Ciclistica Italiana né tantomeno dal Comitato Regionale Veneto. Dopo quarantatré anni la Zalf Euromobil Desirée Fior smette e la politica non smette di stupirmi.

SILENZIO. In questo caso non regna il silenzio, ma il mugugno. Lo strapotere della Uae Emirates e del suo gioiello Tadej Pogacar crea tensioni in gruppo. La colpa? Vincono troppo: 82 vittorie, anche se non è il record, perché il Team HTC Columbia, nel 2009, arrivò a raccoglierne la bellezza di 85, staccando di ben 41 vittorie il Team Saxo Bank. La HTC Columbia dominò per altre due stagioni, prima di lasciare lo scettro a Patrick Lefevere, che in quanto a vittorie non ha scherzato assolutamente per almeno un decennio. Lo scorso anno è stata la stagione della Jumbo Visma, che ha fatto il triplete di Grandi Giri, come quest’anno è riuscito alla Slovenia, non alla Uae Emirates.

La Visma avrebbe avuto tutte le carte in regola per ripetersi anche quest’anno e contrastare il “dream team” emiratino se solo fosse stata più fortunata e meno bersagliata da rovinose e gravissime cadute che ne hanno condizionato fortemente la stagione. Eppure, nelle segrete stanze nemmeno così tanto segrete, si discute del fatto che la Uae vince troppo, così come Tadej, che quest’anno ha portato a casa 25 successi, come del resto Petacchi nel 2005 o sempre Ale-Jet 21 nel 2004 e 24 nel 2003. Qualcuno obietterà, facendomi notare che il peso delle vittorie del velocista spezzino rispetto a quelle ottenute dal numero uno del ciclismo mondiale è molto diverso. Vero, quelle di Tadej sono quasi tutte pesantissime, però da che mondo e mondo c’è chi domina e vince, e se negli anni scorsi tutto questo andava bene, per quale ragione adesso non dovrebbe valere più? A domanda segue silenzio.

Editoriale da tuttoBICI di Novembre

Copyright © TBW
COMMENTI
1. Coerenza 2.coraggio di metterci il muso
15 novembre 2024 12:23 Bullet
Non è assolutamente vero che i domini negli anni scorsi andavano bene basta rileggersi le parole usate verso la Visma e i 3 giri vinti, addirittura commentatori tv, via satellite, che durante la Vuelta dicevano che tre davanti della stessa squadra in salita era troppo. Quanto visto quest'anno è un qualcosa di veramente mai visto al punto che gli altri desistevano a provarci a vincere però si è scelta la strada dell'esaltazione smodata, vedremo dove porterà. Sulla Zalf invece il silenzio è più un silenzio di comodo per non metterci la faccia perché se il nostro ciclismo è ormai finito la colpa è anche di chi doveva fare qualcosa per evitarlo.

considerazione
15 novembre 2024 12:29 PIZZACICLISTA
L'unico silenzio che insospettisce è il non riguardola morte della ragazza svizzera tutto il resto non è necessario

Ai mondiali
15 novembre 2024 14:08 Greg1981
Ai mondiali andava tutto bene. Il caos e' stato fatto alla 3 valli, con lo sciopero. Fate voi

Mi associo
15 novembre 2024 14:37 Arrivo1991
Commento di Bullet perfetto. Lo scorso anno i mal di pancia dati dalla Jumbo ( ora Visma ) erano ben peggio. Chiedere all'utente che scrisse a Stagi che non avrebbe piu' scritto si tbw per protesta. Lui e i suoi 10 account si scatenarono, specie alla Vuelta 2023 . Sulla povera ragazza, cosa dire ? Ha ragione Greg81. Ai mondiali si correva, lo scipero si fece alla 3 valli Varesine per un temporale.

uae
15 novembre 2024 14:38 VERGOGNA
si è fatto la domanda e si è dato la risposta... ogni epoca e ogni contesto ha i suoi dominatori... quello che la gente in ogni epoca e contesto mal digerisce sono le dittature.

Correggo
15 novembre 2024 14:38 Arrivo1991
Lo sciopero ( non scipero ). Se no 2fast4you, salta fuori a correggermi.

La verità
15 novembre 2024 15:10 Angliru
La verità é che di questa povera ragazza, poco importa a quasi tutto il sistema. Ai mondiali non ho visto una protesta una, ma solo grandi feste sui podi. Ma magari ho visto male io, o no ? Capitolo Uae, lo scorso anno vinse la classifica mondiale senza nessun risultato di rilievo, quest'anno rivince e sbaraglia il campo ovunque. Lo scorso anno lessi critiche aspre sui giallo neri ovunque, quest'anno queste critiche non le ho lette, ma solo dei continui paragoni Eddy -Tadej. O leggo male anche questo ?

Silenzio
15 novembre 2024 15:13 Alverman
Concordo su quanto scritto riguardo alla povera ragazza e sulla Zalf.Per quanto riguarda lo strapotere di certi team ,questo è dovuto alla presenza in squadra dei vari fenomeni che conosciamo.Ricordate che rimane ancora un po' di interesse per il nostro sport è per questo big,altrimenti causa difficoltà economiche,pericoli vari sulle strade e problematiche organizzative rischierebbe di sparire come sport .Vedete adesso in Tv ? Compare solo calcio ed il tennis grazie alla presenza oramai in ogni salsa di Sinner.

Lo dico?
15 novembre 2024 16:51 Buzz66
Mi fate morire dal ridere.
Sono otto mesi che leggo quotidianamente almeno una mezza dozzina di account criticare Pogacar e la UAE, lamentandosi del fatto che lo scorso anno si sospettava della Visma mentre quest’anno va tutto bene. Premesso che non ho alcuna simpatia particolare per Pogacar o Vingegaard e li ritengo entrambi grandissimi campioni…non vi è proprio possibile commentare senza essere tifosi? Boh…pensavo che i calciofili fossero i peggiori, ma qui non si scherza affatto

@buzz
15 novembre 2024 17:26 Bullet
Prima di ridere rileggiti (bene) l'ultima frase di questo editoriale e poi dimmi se corrisponde a realtà, e non mi pare che tutti quelli che commentano lo facciano solo per tifoseria, non la tua si intende.

Ok su Muriel
15 novembre 2024 17:42 lupin3
Concordo al 100% su Muriel: UCI e tutti gli altri vergognosamente in silenzio. Dovrebbe comunque esserci un'inchiesta in corso delle autorità svizzere. La cosa piú importante é che si intervenga per cercare di evitare simili tragedie.
Sulla Zalf ci sono stati decenni in cui loro e altre poche squadre razziavano gran parte delle gare, incluse le regionali, con cinque e piú corridori nei dieci. Questo sistema non era il massimo per il ciclismo italiano, ma é andato bene a tutti per anni e anni. Ora che il mondo é cambiato, per lo meno i migliori giovani italiani si confrontano col mondo. In questo caso chi dovrebbe dire qualcosa? Ok, la Zalf smette... ce ne faremo una ragione: il ciclismo é cambiato e con esso il sistema giovanile italiano e internazionale. Piuttosto servirebbero parole, proposte, supporti, fatti e regolamenti per gestire questo cambiamento da parte della FCI, ma non si puó pretenderlo da questa dirigenza.
Per i mugugni su Pogacar ci stanno, é abbastanza normale che chi domina susciti anche questo oltre che ammirazione. É successo anche con la Visma. Penso che piú che altro siano l'apparente facilità (vedi finali in scioltezza di Strade Bianche e Lombardia) e la continuità del dominio (ha vinto tutte le corse che ha fatto tranne la Sanremo) che lasciano di stucco.

X buzz66
15 novembre 2024 18:09 Greg1981
Nell'articolo dove si ricorda una vita scomparsa, ti viene da ridere a leggere i commenti (di chi la ricorda). Davvero geniale come uscita. Mi complimento. Altrettanto io e i tuoi soci di account ( sempre gli stessi ) scrivete sempre monosenso e pro qualcuno, ma guai a dirvelo.

Argomenti da scindere
15 novembre 2024 18:50 Albertone
La povera ragazza deceduta e' una storia che dal punto di vista legale, va tenuta viva. Servono risposte per i suoi cari. E chi doveva vigilare a livello mondiale, deve dare risposte del suo mal operato. 1 ora dentro ad un bosco, si poteva salvare. Vergogna a dir poco. Capitolo Zalf, tutte le storie finiscono, anche per lr difficolta' economiche. Capitolo mugugni : lessi le stesse cose lo scorso anno, quando non dominava Pogacar. Il fatto e' che date spazio a dei pseudo tifosi dello stesso Pogacar, che spesso sono ad insultare chiunque non la pensi come loro h24. Ergo, il conio "hater" rapportato al ciclismo. I nomi, caro Direttore, li puo' vedere da se di questi account. Piu' volte ho segnalato gli insulti di alcuni di questi utenti. A volte i commenti li cancellate, a volte restano li. Ed e' un peccato

Xlupin3
15 novembre 2024 19:22 PIZZACICLISTA
Sono perfettamente ed in tutto con te. Stampa che sale sempre sul carro dei vincenti, sempre pronta a giustificare chi è al comando e meravigliarsi se qualcosa non funziona

Buzz66
15 novembre 2024 19:58 Giovanni c
Non 1 pensiero 1 su una giovane vita spezzata. Dei l'unico che la mette sul ridere.I calciofili sanno mettere da parte commenti come il tuo, di fronte ad una tragedia simile . ' mi fate morire dal ridere '...a me fai solo piangere

Capitolo incidente
16 novembre 2024 08:20 ghisallo34
Una ragazza dispersa per quasi un ora, senza sapere dove era , e' una verogna senza confini. Qualcuno dovra' pagare per questo. Di Zalf e Pogacar francamente poco importa in confronto a questa vergogna senza limiti. Si deve trovare chi ha sbagliato.

Tragedia
16 novembre 2024 09:37 Carbonio67
La vicenda di questa povera ragazza,é una delle cose più vergognose che mai siano capitate nel mondo del ciclismo. In un circuito mondiale, è stata data per dispersa per 50' circa, prima di scoprire che era agonizzante in un bosco. Occorre non dimenticare e punire con fermezza chi ha dormito. Provo una tristezza infinita.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Le amicizie che nascono da bambini e spesso sui campi da gioco, sono forse quelle più forti e che si ricordano per tutta la vita. Così è anche per Remco Evenepoel, che ha voluto mandare un video messaggio speciale ad...


Il conto alla rovescia è iniziato, mancano ormai pochissimi giorni a Beking che sarà nuovamente una perfetta occasione per vivere una giornata piena di emozioni e di impegno a sostegno dello sport, della sostenibilità e solidarietà. La quarta edizione promette...


Zandegù del 1940, Basso del 1945. Zandegù padovano di Rubano, Basso vicentino di Rettorgole frazione di Caldogno. Zandegù figlio di un fornaio, Basso figlio di un contadino. Zandegù unico figlio maschio secondogenito con sette sorelle, Basso primo di tre fratelli....


Sventola il tricolore sul gradino più alto del podio dell'Oscar tuttoBICI Visit Malta riservato agli Under 23: ad imporsi è stato infatti il Campione Italiano della categoria Edoardo Zamperini della Trevigiani Energiapura Marchiol - tra l'altro già vincitore dell'Oscar nel...


Una strada lunga (per ora) 70 anni, iniziata con la bottega dell'allora ventiduenne Ernesto Colnago a Cambiago e che ieri, a quattro anni e mezzo dal passaggio al fondo emiratino che possiede il team UAE, ha posto una pietra miliare…...


La stagione dei professionisti su strada è finita da meno di un mese, ma per alcuni è già tempo di riprendere la preparazione in vista del 2025 come sta facendo il diciannovenne Leonardo Vesco che milita nel team MBH Bank...


Come si può vivere a lungo e bene? Cosa possiamo fare per invecchiare meglio? Esistono dei momenti della vita in cui dobbiamo imparare a leggere i segnali che ci manda il nostro corpo e provare a cambiare i nostri comportamenti?...


Questa sera alle 20.30 sulle frequenze di Teletutto va in onda una nuova puntata di Ciclismo Oggi, lo storico appuntamento dedicato al ciclismo giovanile. La stagione agonistica è giunta al termine ed è il momento giusto per rivivere alcuni dei momenti più...


Quattro anni dopo aver fatto sensazione con i suoi primi occhiali intelligenti EVAD-1,  JULBO ritorna con una nuova generazione ancora più innovativa: gli EVAD.2. Progettati per gli sportivi più esigenti che amano la tecnologia, questi occhiali da sole combinano alte prestazioni e intelligenza connessa...


«Sono molto favorevole ad un velodromo nuovo, un impianto coperto, sicuro che possa far svolgere attività soprattutto ai giovani. Magari meno avveniristico, così servirebbero meno risorse e, di conseguenza, sarebbe più facile reperirle». Così Marco Villa, due volte campione del mondo da...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024