Con i suoi 20 itinerari, i 300 chilometri di piste, le 50 aree di sosta e i 10 punti di noleggio, la Valchiavenna si è affermata negli anni quale meta privilegiata per gli appassionati delle due ruote, per qualsiasi tipologia di bicicletta e per ogni tipo di percorso.
Una strategia sinergica che ha coinvolto gli enti pubblici, la Comunità Montana della Valchiavenna e i Comuni, il Consorzio Turistico Valchiavenna e gli operatori privati: una santa alleanza sotto la bandiera dello sport e del benessere con risultati molto positivi. I numeri crescono anno dopo anno, insieme alle iniziative, e i risultati sono evidenti anche per l'indotto prodotto dai cicloturisti. Complessivamente, ad oggi, nel 2024 sono transitate sulla pista ciclabile oltre 70 mila persone: un dato che non può essere confrontato poiché il meccanismo è stato installato nel novembre del 2023.
Il raffronto su base annua è reso possibile per il totale dei passaggi di biciclette sul Passo dello Spluga nel corso dell'estate, 15.300 contro i 13.400 del 2023, con un aumento del 15%, e per chi ha approfittato della manifestazione "Spluga da capogiro" per pedalare lungo la sede stradale riservata alle sole due ruote. Nel 2023 le domeniche di chiusura erano state sette per 2100 passaggi, mentre quest'anno, con una giornata in meno, si è arrivati a 2300.
Alla promozione dei percorsi hanno contribuito le azioni di comunicazione sviluppate dal Consorzio Turistico che ha ospitato giornalisti italiani e stranieri e influencer che hanno raccontato, ciascuno con il suo stile, sui mezzi tradizionali, come stampa e televisione, e sui social media, il territorio della Valchiavenna e le opportunità che offre a chi vuole conoscerlo in bicicletta. Una fama che ha ormai superato i confini regionali e nazionali per una proposta di vacanza che sempre più trova il favore dei turisti. Pedalate di un giorno o, sempre più spesso, itinerari che si allungano in percorrenza e in soggiorno. Un impegno che prosegue e s'intensifica sia sul fronte della comunicazione che su quello dei servizi. «L'obiettivo è migliorare l'offerta in termini di servizi a sostegno della promozione - spiega il direttore Filippo Pighetti - affinché il cicloturista trovi ciò che si aspetta. Essere una destinazione bike friendly significa non soltanto avere tanti itinerari inseriti in contesti paesaggistici di pregio ma anche assicurare la presenza di strutture ricettive, di rastrelliere, di colonnine per la ricarica delle e-bike e anche per la manutenzione delle biciclette. I ciclisti devono sentirsi garantiti da questi punti di vista perché i piccoli guasti sono frequenti e poter contare sulle attrezzature adatte per risolverli è fondamentale. In questo senso ci siamo attivati, grazie alla collaborazione con enti e associazioni, promuovendo progetti in partenariato, per dotare l’intera valle di questi servizi».
È un percorso che continua, quello avviato dalla Valchiavenna anni orsono quando ancora i segnali della tendenza oggi in atto erano timidi: complice l'esplosione delle e-bike e l'accresciuta attenzione delle persone al vivere bene e nell'adottare comportamenti salutari, in questi anni il cicloturismo è cresciuto in maniera esponenziale e il territorio si è fatto trovare pronto a cogliere i frutti di quanto è andato seminando.
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