Wout VAN AERT. 10 e lode. Non poteva fallire, sarebbe stato clamoroso e lui, questa volta, è davvero una sentenza. Non sbaglia nulla, pedala bene, e anche quando Roglic e la Red Bull mette tutti alla frusta, lui risponde da par suo. Seconda vittoria di tappa in questa Vuelta, la numero 4 in stagione, la numero 48 in carriera.
Mathias VACEK. 8. Bravissimo anche oggi il 22enne ceco della Lidl-Trek. Nulla può fare contro l’albatros della Visma, ma il suo non è solo un piazzamento, ma una grande conferma.
Pau MIQUEL. 7. Il 24enne spagnolo della Equipo Kern Pharma si porta a casa un buonissimo 3° posto dopo il 4° di Ourém. Ha un contratto fino al ‘26, ma questo ragazzo può ambire ad un salto.
Stefan KÜNG. 7. Lo svizzero sta bene e si vede, perché si fa vedere. Fa belle cose e vista la condizione, ne farà delle altre.
Lorenzo ROTA. 6. Finalmente c’è e si fa vedere. Sia nel finale rimanendo nel gruppetto dei migliori, sia in volata dove ottiene un buon 7° posto finale.
Florian LIPOWITZ. 5,5. Il giovane 23enne della Red Bull oggi paga le fatiche di ieri e lascia per strada – e a Tiberi – 19”: perde la maglia bianca.
Aleksandr VLASOV. 6,5. Pilota e protegge fino alla fine capitan Primoz Roglic, involontariamente fa un gran bel favore anche a Van Aert, che forse oggi non ne aveva neanche bisogno. Una birretta, please.
Sepp KUSS. 8. Tira come un musso nel finale per provare a portare nelle condizioni migliori Van Aert. E ci riesce.
Marc SOLER. 7. Lo spagnolo di casa Uae Emirates, prova un colpo a sorpresa nel finale e qualche brivido – nonostante il gran caldo – lo fa correre. Nessuno prova ad andargli dietro e questo è un peccato, ma lui fa una buonissima azione.
Kadel GROVES. 4. Cade, come un principiante, arrotandosi alla ruota di Nairo Quintana, per una sua chiara disattenzione: si guarda dietro e la sua ruota anteriore va a toccare quella posteriore del colombiano. Cosa guardi dietro? Sei allo scollinamento e sei ultimo della fila…
Primoz ROGLIC. 6,5. I Red Bull sono feriti nell’orgoglio, non ci stanno e hanno in animo di dare battaglia. Non hanno digerito la batosta di ieri, Ben O’Connor avrà digerito la frazione di ieri? Basta andare direttamente a verificarlo. E così, a 27 km dal traguardo sull’ Alto del Catorce por Ciento, prova a misuragli la febbre. Il canguro sta bene, ma Primoz si porta a casa gli abbuoni intermedi di 6”. Ora il suo distacco da O’Connor è di 4’45”.
Ben O’CONNOR. 6. Fa quello che deve fare, e nello sprint intermedio ha poco da fare.
Antonio TIBERI. 6,5. Attento e concentrato, resta nel gruppo della maglia rossa e si riprende la maglia bianca di miglior giovane: ora è 6° nella generale.
Xabier ISASA. 9. Il corridore basco della Euskaltel – Euskadi prende e va. Probabile che sperasse che qualcuno lo inseguisse, invece dopo la faticaccia di ieri dove non si sono certo risparmiati, oggi il gruppo alza il piede dal pedale. Xabier prosegue da solo, alla ricerca di un qualcosa che dia senso alla sua Vuelta, visto che in questa stagione il miglior risultato è stato un 12° posto nella tappa conclusiva della Volta a la Comunitat Valenciana. Fa una gran tappa, in ogni caso da applausi.