ARCHIDONA. Un piccolo campanello d’allarme, ma il pericolo dovrebbe essere rientrato. Ieri nell’affrontare il primo GPM della giornata, il Puerto del Boyar di 1a categoria, Antonio Tiberi ha sofferto. Si è anche sfilato leggermente ma poi la crisi è passata tanto che nel finale la Baharain ha schierato il norvegese Torstein Traeen a tirare. Ma che cosa era successo al laziale? Al traguardo non si era riusciti a parlare con lui che, dopo avere perso la maglia bianca, non ha dovuto neppure passare dal podio. Anche dal team, a caldo, nessuna dichiarazione.
Questa mattina è invece Franco Pellizotti a spiegare l’accaduto: «In serata ho parlato con Antonio che mi ha confermato il fatto. Mi ha detto che quando gli altri davano gas lui faceva un po’ fatica e che si era sfilato qualche metro. Una crisetta passeggera per la quale forse non c’è neppure una causa precisa e che non mi preoccupa più di tanto. Sono cose che possono succedere in una corsa di tre settimane. Al traguardo, in effetti, aveva la faccia un po’ contrariata ma stava bene».
C’è da dire che ieri mattina i corridori sono partiti dall’interno di un supermercato. Qualcuno l’ha buttata anche sul ridere, sul fatto che così i corridori hanno preso un po’ di fresco dopo giornate caldissime. Un aneddoto tra i tanti di una corsa ciclistica. Ma proprio l’aria condizionata potrebbe avere creato il problema ad Antonio. Un’altra possibile causa è legata al caldo e ai tanti liquidi che i corridori assumono per combatterlo. Oggi, intanto, dovrebbe essere una giornata abbastanza tranquilla.