LISBONA Il primo round di questa Vuelta è della Uae che con Brandon McNulty vince la crono d’apertura, da Lisbona a Oeiras. L’americano in maglia Uae vola i 12 km a oltre 57 di media. Missile. Traumatico l’avvio dei grandi rivali, i Visma tornati alla classica maglia giallonera. Wout Van Aert per l’ennesima volta va solo vicino al successo e chiude in terza posizione. Molto male Sepp Kuss, vincitore uscente, costretto a incassare un colpo durissimo: 53”. Circa 4,5 secondi al km sono un abisso. Tra i big che lotteranno per la generale solo Mikel Landa ha fatto peggio di lui. Se non è un disastro, poco ci manca.
E pensare che Edoardo Affini per un’ora e mezzo aveva sognato il colpaccio. Lui temeva il britannico Tarling, favorito della vigilia, e quando il campione europeo ha tagliato il traguardo - circa 108 minuti dopo di lui - con 28 centesimi di secondo di ritardo forse pensava di avercela fatta, che il sogno si sarebbe realizzato. Che avrebbe ripetuto l’impresa dello scorso anno di Lorenzo Milesi, capace di vestirsi di rosso a Barcellona. Ma il mantovano s’è risvegliato quando sul traguardo è piombato il ceco Mathias Vacek. Affini a conclusione di giornata s’è ritrovato al 5° posto.
Ma questa Vuelta, che si prospetta durissima, non sarà un mano a mano Uae-Visma. C’è anche la Red Bull di Roglic - ma anche di Vlasov e Martinez - che oggi era al rientro dopo la caduta e il trauma alle vertebre lombari al Tour. Bene, lo sloveno è andato a dormire sereno visto che tra i possibili big di classifica è stato il migliore, 8° a 16” dal vincitore. Roglic ha fatto meglio di 2” dell’idolo di casa, Joao Almeida che i tecnici Uae indicano come loro uomo di punta per la vittoria finale.
La nostra speranza, e anche qualcosa di più, è Antonio Tiberi. La sua Bahrain non è forse uno squadrone a livello delle altre tre, ma lui punta molto in alto. La sua partenza è stata molto buona, a soli 11” da Roglic. Il laziale promette battaglia. E’ qui da battaglia, non da compagnia.
McNulty, 26enne di Phoenix, è una sorpresa relativa visto che a Parigi ha centrato il 5° posto nella corsa contro il tempo. Inoltre in carriera è al 14° successo, il 5° nelle crono. Nel suo palmares brilla la Seregno-Bergamo al Giro 2023. Qualcuno vede delle similitudini con il Kuss dello scorso anno, ma lui mette le mani avanti: «Abbiamo in squadra due grandi leader, Almeida e Yates. Ero partito per arrivare tra i primi cinque ed è andata meglio del previsto. Adesso mi godo questa vittoria ma so che il mio ruolo in questa Vuelta è quello di lavorare per loro. Magari in futuro fare classifica in un grande giro sarebbe un passo avanti nella mia carriera. Però mi vedo più adatto per corse di un giorno». Resta il fatto che i bianconeri emiratini sono al 65° successo stagionale di cui 15 nelle crono. «La squadra - prosegue McNulty - mette molta attenzione nella preparazione delle crono. La scelta dei materiali è fondamentali. Così noi corridori possiamo dimostrare il nostro valore».
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